LE PAGELLE DI VERONA-INTER – Debutto migliore proprio non poteva aspettarselo, Joaquìn Correa, che ieri ha esordito con l’Inter e ha spaccato il match. Doppietta e vittoria finale. Ilic e Lautaro gli altri marcatori. Male Handanovic.
P
unti Chiave Articolo
Le pagelle di Verona-Inter (1-3)
Diamo i voti ai protagonisti del Bentegodi, dove si è disputata gara della seconda giornata di Serie A che si è conclusa con il punteggio di 1-3 per gli ospiti. Al gol iniziale di Ilic, risponde Lautaro. Correa entra e spacca il match con una doppietta. Queste le pagelle di Verona-Inter.
Hellas Verona
Montipo’ 5,5: poteva di più nei primi due gol dell’Inter, ma è anche vero che salva il match sul tiro di Bastoni.
Difesa
Magnani 6: regge per 46 minuti, poi l’Inter segna e l’Hellas si chiude a riccio. Anche così, riesce ad imporsi fino alla fine della gara. (dal 75′ Sutalo SV)
Gunter 6: limita Dzeko per tutta la partita. Si fa scavalcare solo in occasione del gol.
Ceccherini 6,5: è il migliore del primo tempo veronese (dopo Ilic). Nel secondo tempo è costretto ad uscire per un problema fisico. (dal 53′ Casale 5,5: in seria difficoltà contro lo sprint finale nerazzurro)
Centrocampo
Faraoni 6,5: corre, corre sempre. Ma difende anche. La sua partita è una specie di totem: si rende pericoloso ma annulla le spinte di Perisic. Esce nella ripresa. (dal 75′ Dawidowicz SV)
Hongla 5,5: il più in difficoltà del centrocampo gialloblù. Fa intravedere delle buone cose, ma si spegne velocemente. (dal 75′ Tameze SV)
Ilic 6,5: il suo gol è da vero approfittatore. Scippa palla a Brozovic e scodella alle spalle di Handanovic.
Lazovic 5,5: gara dalle due facce, bene nel primo tempo, scomparso nel secondo.
Barak 5,5: vale il discorso di prima. Nel primo tempo comanda in un ruolo inedito, poi però cala vistosamente.
Zaccagni 5,5: i suoi strappi fanno malissimo all’Inter, ma la benzina dura fino al 60′.
Attacco
Cancellieri 6: per il suo esordio ci mette tanta voglia e personalità. Non trova però le giuste misure. Avrà il suo tempo. (dal 62′ Lasagna 5: impalpabile)
All. Di Francesco 6: la squadra c’è, fa le cose buone, ma alla fine perde, proprio come contro il Sassuolo. Spinge tanto all’inizio, per poi finire senza energie. C’è bisogno di un cambio di rotta. La pausa può aiutare.
Inter
Handanovic 4,5: sbagliare un passaggio costruendo dal basso è un harakiri. L’errore è grave, anche se Lautaro e Correa ci mettono una pezza.
Difesa
Skriniar 6,5: insuperabile, come sempre. Barak prova a metterlo in difficoltà, ma nel secondo tempo sale in cattedra.
De Vrij 6,5: prestazione autorevole per il centrale olandese.
Bastoni 6,5: tanta spinta per il campione d’Europa italiano. Nel secondo tempo si concede il lusso di impensierire Montipo’ con un gran sinistro.
Centrocampo
Darmian 7: comincia in sordina, ma poi si riscatta con una gran prova. Si sforza a tener in campo una palla che poi pennella per la testa di Correa.
Barella 6,5: ormai non sorprende più la sua abnegazione in campo. Sorprende il campo di ruolo, e l’atteggiamento da leader avuto dall’italiano.
Brozovic 5,5: non il solito Brozo. Molti errori, spesso banali. Inzaghi lo cambia. (dal 66′ Vidal 7: entra alla grande: intensità e quantità. Ottima la verticalizzazione che porta al 2-1)
Calhanoglu 5,5: anche lui sottotono, un po’ distratto, ma ci mette il suo (dall’87’ Vecino SV)
Perisic 6,5: a inizio gara è quello più in palla, cercando spesso il cross. È decisivo con la rimessa che porta al gol del pareggio. (dal 66′ Dimarco 6: fa il suo negli ultimi minuti di gara)
Attacco
Lautaro 6,5: torna con il gol che riacciuffa la partita. Importantissimo il suo contributo in attacco. (dal 73′ Correa 8: entra e dopo 10 minuti insacca un colpo di testa bellissimo. Passano altri 10 minuti e incrocia all’angolino un missile rasoterra. Joaquin Correa si presenta così.
Dzeko 6: si abbassa molto, forse per permettere a Lautaro di dare la profondità. Importante la spizzata di testa per il compagno di reparto.
All. Inzaghi 7: la partita l’ha decisa anche lui con i cambi. Far esordire Correa non era scontato. Togliere Brozovic e rischiare Barella in mediana neanche. Eppure sono state mosse decisive: tre punti pesanti.