A Trenzano con la figura di Primo Levi il Giorno si commemora il Giorno della Memoria per ricordare tutti i genocidi presenti e passati
L’Amministrazione comunale di Trenzano ha organizzato una serata incentrata sulla figura di Primo Levi per commemorare il Giorno della Memoria ricordando tutti i genocidi presenti e passati. Per non dimenticare.
Per tenere salda la coscienza degli orrori che l’umanità periodicamente ha perpetrato e vissuto. Nella viva speranza e con il forte auspicio che il futuro non debba più farci assistere a queste inaudite e crudelissime atrocità, perpetrate a danni di popolazioni inermi, indifese e spesso innocenti.
Sergio Mascherpa ha prodotto un pregevole testo teatrale, che attraverso la vicenda di Primo Levi ci fa rivivere la crudeltà della sofferenza di eserciti di sventurati, cui abbiamo assistito nel secolo passato e che continuano ancora nel presente.
La vita di Primo Levi – straziata dalla deportazione – è a tutti noi nota. Da questa umiliazione della quale egli non si è più ripreso. Lo tormentava l’idea che la dignità di un uomo potesse essere ridotta cosi a brandelli. Straziando delle sue carni ed il suo animo. Ed il titolo “Se questo è un Uomo” è più che eloquente.
“Se comprendere le atrocità è impossibile, conoscere è necessario”. Ecco la motivazione etica del suo scrivere, per testimoniare e scongiurare. Lo stesso gravoso compito che si è assunta la senatrice Liliana Segre ai nostri giorni, ricevendone spesso dileggio e minacce. Talvolta anche esplicite.
Questo è molto grave e preoccupante. Perché si vede che la nostra memoria civile si va affievolendo e le nuove generazioni sono a rischio oblio o assuefazione.
E quindi ben vengano serate come questa, dove alla tragedia personale di un singolo deportato – che ha avuto la forza ed il coraggio di parlare e testimoniare – si fa memoria delle decine di genocidi cui l’umanità ha assistito negli ultimi decenni.
Il genocidio è il peggiore dei crimini perché comporta la morte di migliaia – ed a volte anche di milioni – di persone. Infatti è considerato crimine contro l’umanità.
L’impareggiabile Sergio Mascherpa li elencati tutti con eloquenza e solennità e declamati con un pathos coinvolgente. Sono stati rievocati il genocidio degli Armeni (1915-16) che vide un milione e mezzo di morti, ad opera del governo dei Giovani Turchi.
E poi quello in Ucraina (1933) detto delle cinque spighe, che fece più di sette milioni di morti per fame e violenza; in Guatemala (1960) contro i Maya; in Indonesia (1965), in Nigeria (1966) contro gli indipendentisti del Biafra; in Cambogia (1971); in Ruanda (1994), in Afganistan contro la popolazione curda da parte di Saddam Hussein… Per non parlare che dei più crudeli ed appariscenti.
Da spettatori in sala allo scorrere di immagini ora di sangue, ora di miseria e di morti, ci si sentiva, quasi, come travolti da questo crescendo di brutalità e violenza. Raccapriccio e vergogna sono i sentimenti che tumultuavano nell’animo di chi sedeva in sala semplicemente impietrito.
Bravo, come sempre, Mascherpa che ci ha messo il cuore e l’anima nello scrivere e nel far vivere al pubblico brividi di palpabile orrore.
Purtroppo in sala i giovani erano in pochi. Peccato, perché lo spettacolo a loro avrebbe fornito una buona dose di anticorpi contro la violenza e la disumanità in cui spesso l’uomo ricasca.
Grazie all’Amministrazione comunale che si dimostra sensibile a queste drammatiche problematiche e lavora per sensibilizzare la cittadinanza.
Bisogna fare sempre di più per cercare di raggiungere quella fascia di popolazione che si mostra indifferente a tematiche inerenti il Giorno della Memoria. Magari pubblicizzando di più serate pregevoli come questa o producendo materiale – cartaceo o audiovisivo – di più immediato impatto in una società sempre più attratta – ed ormai abituata – al linguaggio per immagini. Di più facile fruizione.
Trenzano: Primo Levi per ricordare il Giorno della Memoria // Carmelo TOSCANO/ Redazione Lombardia
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