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Trasferimento di denaro: nuove tecnologie internet per i lavoratori filippini

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Nuove tecnologie internet per i lavoratori filippini all’estero

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i riducono di 2,29 miliardi di dollari Usa all’anno i costi dei trasferimenti di denaro in patria. Le Filippine continuano ad essere il Paese del sud-est asiatico con il maggior numero di migranti economici e la quantità di denaro spedito è in costante aumento. I filippini contribuiscono alla forza lavoro di circa 100 Paesi, con 10 milioni di migranti.

Manila – Più soldi nelle tasche dei lavoratori filippini all’estero grazie alle criptovalute e alla tecnologia blockchain (a catena di blocchi): Internet e gli ultimi ritrovati dell’economia virtuale consentono ai migranti di abbattere i costi da sostenere per inviare il proprio stipendio alle famiglie.

Le Filippine continuano a detenere il titolo di Paese del sud-est asiatico con il maggior numero di migranti economici e la quantità di denaro spedito in patria è in costante aumento. Negli anni Settanta, un’ondata di lavoratori filippini si riversò sulle piattaforme petrolifere del Medio oriente. Verso la metà del decennio, le destinazioni e i dati demografici dei migranti provenienti dal Paese erano cresciuti: le donne si unirono alla forza lavoro in uscita.

Il governo, che aveva iniziato a riconoscere la necessità di regolare la migrazione, costituì un’amministrazione per monitorare il crescente reclutamento dei suoi cittadini. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro, oggi i filippini contribuiscono alla forza lavoro di circa 100 Paesi, con 10 milioni di Ofw (lavoratori all’estero) e almeno un altro milione che emigra ogni anno. Un rapporto della Banca mondiale prevedeva che entro ottobre dello scorso anno le Filippine sarebbero state tra le prime cinque nazioni per rimesse, con un quantitativo in denaro pari a circa 32,8 miliardi di dollari Usa. Solo Cina e India avrebbero fatto meglio, ma l’importo dovrebbe aumentare.

A giugno, la Banca mondiale ha calcolato il costo medio globale di invio delle rimesse con metodi tradizionali al 6,99% dell’importo, un miglioramento significativo dal 9,67% del 2009. Ma a giudicare da queste stime, i lavoratori migranti filippini potrebbero inviare ulteriori 2,29 miliardi di dollari Usa all’anno. Ecco come:

Con la tecnologia blockchain, gli identificativi delle transazioni o le cripto-monete vengono trasferiti elettronicamente ad un’altra persona in pochi minuti, utilizzando un codice e un “blocco”. Esso contiene la traccia inalterabile del valore spedito, consentendo di verificare il processo senza una terza parte. Ciò riduce il tempo e la necessità di una banca. Il blocco può quindi essere riconvertito in valuta corrente.

A causa dell’alto tasso di lavoratori migranti e delle spese di rimessa, il business dei trasferimenti di denaro è stato a lungo considerato fruttuoso nelle Filippine. Tuttavia, le nuove compagnie tecnologiche hanno contribuito a ridurre il costo dei servizi: la Banca mondiale stima che questa forma di trasferimento sia la più conveniente, con un costo medio globale che al momento si attesta sul 3,2% ma è destinato a diminuire.

/AsiaNews/SEGlobe

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