Tltro, sono aste in occasione delle quali la Banca Centrale Europea presta denaro al settore creditizio a condizioni particolarmente vantaggiose.
“Lanceremo nuove operazioni di Tltro, come incentivi per le condizioni del credito“. È quanto ha detto il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi.
Una nuova serie di operazioni trimestrali annunciate dal Presidente della BCE (Banca Centrale Europea) mirate di rifinanziamento a più lungo termine che saranno lanciate a partire da settembre 2019 e terminerà nel marzo 2021. Ciascuna avrà una scadenza di due anni. Queste nuove operazioni contribuiranno a preservare le favorevoli condizioni di prestito bancario e la regolare trasmissione della politica monetaria. Lo annuncia la Bce.
“Targeted longer-term refinancing operations” operazioni di rifinanziamento a medio-lungo termine meglio note appunto come Tltro. In sostanza la BCE presta denaro al settore creditizio a tassi irrisori della durata di 4 anni per attenuare i problemi di raccolta delle banche europee e di riflesso sostenere i prestiti a famiglie e imprese.
La Bce intanto ha confermato che i tassi d’interesse rimarranno fermi almeno fino all’estate 2019, e in ogni caso “finché sarà necessario” per stabilizzare l’inflazione su livelli prossimi al 2%.
Per precisazione, il “bazooka” di Draghi citato sopra nel titolo, indicava dal 2015 e fino all’anno passato il “Quantitative Easing” (Qe), tradotto “allentamento quantitativo”, con cui si definiva il modo con il quale la Banca Centrale Europa (la Bce) è intervenuta sul sistema economico e finanziario per aumentare la moneta in circolazione, immettendo liquidità. Con il Qe la BCE ha acquistato titoli di Stato o altre obbligazioni sul mercato, stimolando così la crescita economica dell’area Euro. Il programma della Bce, approvato nel 2015, rivisto più volte e cessato a fine 2018, aveva tra gli obiettivi quello di scongiurare il rischio di deflazione e mantenere il tasso di inflazione attorno al 2%.
L’opinione.
Soldi pubblici iniettati nel sistema bancario per aiutare l’economia reale. Speriamo non finisca come a volte, con le banche italiane che risaputamente tendono ad agevolare solo funzionari al proprio interno, amici, certi benvoluti imprenditori, politici, partiti, istituzionali, burocrati, boiardi, nonché finanziare Regioni ed Enti locali ingordi e spreconi tanto pagano i buoi contribuenti, ecc. mentre di contro alzano i tassi alle famiglie e imprese comuni specialmente quelle piccole, tanto, almeno fino adesso, in Italia non ha mai controllato nessuno (l’onestà intellettuale e la deontologia professionale sono notoriamente un non richiesto accessorio per lavorare o assumere incarichi nel sistema pubblico-politico-giuridico-burocratico e controllante italiano). Sicché di conseguenza da anni parecchi onesti cittadini produttivi, lavoratori, privati e operosi, sono finiti in balia di richieste di mazzette per avere un prestito oppure nelle grinfie dell’usura e spesso con il suicidarsi per la disperazione non potendo più andare avanti.
A
dduso Sebastiano
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