Angelo Teta, ex centrocampista della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.
Le dichiarazioni di Angelo Teta sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“E’ stata una bellissima partita quella contro il Taranto, sicuramente una delle migliori della Juve Stabia differente da quella col Bari. Col Bari la Juve Stabia ha optato più per un gioco attendista e ripartire in contropiede. Ieri la Juve Stabia ha giocato a viso aperto e si è vista una grossa squadra. I singoli hanno alzato l’asticella, un cambio di mentalità non indifferente. Uno sbalzo di umore – aggiunge Teta – molto importante e ciò ha portato ad alzare l’intensità e la voglia.
L’asticella si è alzata sotto il profilo della mentalità. Sottili ha portato l’esperienza, è un allenatore bravo sotto l’aspetto lavorativo verso i giovani con i più esperti che si stanno mettendo al servizio dei giovani. Si sta creando il giusto mix. Questo cambio è stato importante – aggiunge Teta – e ha dato la scossa. Bisogna creare la squadra a immagine e somiglianza dell’0allenatore.
Forse Novellino è più abituato a gestire gruppi con nomi più rilevanti. Fino al nono o decimo posto se si incappava in un brutto risultato ieri si poteva creare un gap tra la Juve Stabia e le altre. E’ stato importante tenere il passo rispetto al Taranto e alle altre squadre che sono nei playoff. Vittoria importante per la classifica ma anche per il morale. E’ una squadra abbastanza giovane. Ci sono ragazzi come Bentivegna e Panico – continua Teta – che sono nel pieno della maturità e giovani come Stoppa che ieri ha fatto la differenza.
Al giro di boa alla riapertura del mercato bisognerà tenere conto di diverse situazioni. La rosa è abbastanza coperta, volendo si potrebbe inserire qualche giocatore esperto che dia più qualità a centrocampo. Manca un po’ l’uomo dell’ultimo passaggio. Sia Panico che Stoppa e Bentivegna sono giocatori che hanno gamba e tecnica ma manca chi spacca la partita. Ce ne sono pochi in giro e bisogna essere bravi sul mercato. Restando così – continua Teta – si può comunque ambire a qualcosa di importante. Ora si è invertita la rotta e bisogna dare continuità ai risultati.
Non potrò mai dimenticare il mio primo gol con la Juve Stabia. Su calcio di rigore contro il S.Anastasia in Serie C2, l’ultimo anno dell’era Fiore, poi le cose non andarono bene societariamente. E’ un ricordo indelebile quel gol. Da allenatore ho avuto la fortuna già di vincere un campionato. Ora sono in attesa e spero di trovare presto sistemazione.
Ora la Juve Stabia deve pensare a partita dopo partita. Il potenziale c’è, il cambio di marcia è stato messo e bisogna appoggiarla. I derby sono sempre derby e con la Paganese non sarà facile. Le gare si giocano e i risultati sono tre. Se la affrontiamo con questo spirito – conclude Teta – può accadere qualcosa di positivo”.