Il 33enne scoperto mentre scambiava effusioni con una ragazzina di Terzigno nel Parco Nazionale del Vesuvio la ricontatta in chat dai domiciliari nonostante il divieto
Lo scorso 12 maggio un uomo di 33 anni, originario di Crispano, era stato arrestato dopo essere stato sorpreso a scambiare effusioni con una ragazzina di appena tredici anni nei boschi del Parco Nazionale del Vesuvio. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per reato di stalking.
In attesa del processo, il 33enne era stato dunque sottoposto al regime degli arresti domiciliari e gli era stato prescritto di non comunicare con altre persone che non fossero i parenti che vivessero con lui.
L’uomo, però, stando a quanto riferisce Vesuviolive, avrebbe violato questo divieto continuando a contattare in chat la ragazzina.
Per contattare la tredicenne si sarebbe anche registrato con un nuovo account. A quel punto i genitori insieme alla ragazza si sono nuovamente recati dai carabinieri per denunciare quanto accaduto. Dopo aver accertato la violazione del divieto, i militari hanno comunicato tutto all’ autorità giudiziaria di Napoli che ha emesso un’ordinanza di aggravamento. Ora il 33enne si trova nel carcere di Poggioreale.
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ochi giorni dopo l’arresto, la 13enne – forse ancora troppo ingenua per capire le intenzioni dell’uomo – lo aveva difeso, sostenendo si trattasse del proprio fidanzato.
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