Restayling San Paolo
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a diversi anni a questa parte dobbiamo fare i conti con una triste realtà : il calcio italiano è in piena crisi. Lo testimoniano, in particolar modo, la maggior parte degli stadi che attualmente vestono in condizioni pietose. Strutture fatiscenti che non hanno nulla a che vedere con la modernità . Tra questi il San Paolo di Napoli: il tempio del calcio, lo stadio di Maradona.
La questione relativa al San Paolo si è riaperta in questi giorni, rendendo sempre più tesi i rapporti tra la società e il Comune di Napoli. Da una parte De Laurentiis spinge per la costruzione di un nuovo impianto di sua proprietà , un gioiello da ventimila posti. Dall’ altra il Comune vuole la ristrutturazione di quello attuale. I risultati, però, sono sotto gli occhi di tutti: le condizioni del San Paolo sono drammatiche.  Non certo un bel biglietto da visita per una società che da diversi anni campeggia stabilmente nelle competizioni europee.
È giusto valorizzare l’impianto di Fuorigrotta ma urgono interventi al più presto. Attualmente gli unici lavori d’emergenza sono stati effettuati, a spese della società , in vista dell’ esordio in Champions League contro il Benfica. Ma il progetto potrebbe finalmente decollare a breve grazie al mutuo da 25 milioni con il Credito Sportivo. Soldi che andrebbero investiti per la ristrutturazione della tribuna stampa, dei servizi igienici e degli spalti oltre alla creazione di appositi spazi per la stampa estera. Adeguamenti che comporterebbero notevoli miglioramenti in termini di immagine per la società . La messa a norma dei servizi igienici e dei sediolini, inoltre, attirerebbe nuovamente le famiglie allo stadio contribuendo a ridurre drasticamente spazi vuoti. Vantaggi che può offrire solo un impianto ben strutturato. Ma 25 milioni basteranno?
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