I
l costruttore Luca Parnasi, arrestato il 13 giugno scorso nell’ambito dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma, è stato posto ai domiciliari dal gip di Roma dopo una istanza presentata dai suoi difensori.
La decisione del gip Maria Paola Tomaselli è arrivata dopo l’ultimo interrogatorio durante il quale il costruttore ha fatto ulteriori dichiarazioni. Il giudice, che proprio alla luce dell’ultimo interrogatorio ha ritenuto attenuate le esigenze cautelari, ha autorizzato Parnasi a raggiungere la sua abitazione romana con mezzi propri come richiesto dai difensori del costruttore, gli avvocati Emilio Ricci e Giorgio Tamburrini.
Alla base del provvedimento del gip la collaborazione resa da Parnasi nel corso del secondo interrogatorio nel quale, l’imprenditore, ha parlato con i magistrati ammettendo di aver «pagato» profumatamente tutti i partiti politici. Spiegando di averlo fatto, perché «sono i politici a cercarti per essere finanziati, e se non lo fai sei fuori dai giri che contano».
Una strategia difensiva, quella adottata dai legali di Parnasi, tesa a far passare l’imprenditore come vittima di un sistema nel quale chi non «paga» resta fuori dai giochi delle opere pubbliche. «
Lascia un commento