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uesta mattina al Liceo Severi sembrava essere al polo nord: termosifoni spenti e aule ghiacciate. Fuori dall’istituto il termometro segnalava 2 gradi e all’interno la situazione non cambiava di molto.
Gli studenti indossavano giubbini, cappelli e sciarpe e qualcuno ha perfino pensato di portarsi un plaid per riscaldarsi. Alunni e professori hanno avuto serie difficoltà nel concentrarsi e nel lavorare in questi modi così barbari.
Più volte è stata diffusa la voce di una possibile interruzione delle lezioni, finché tutte le ipotesi sono state spente dall’arrivo di una squadra di tecnici pronti per riparare le caldaie.
L’intera scuola ha provato sollievo all’idea di poter finalmente spogliarsi da cappotti e coperte e di poter sentire il calore dei termosifoni, però la situazione non è cambiata. Alcune aule sono rimaste nel gelo invernale, e altre sono state lievemente riscaldate da termosifoni funzionanti soltanto alle estremità. Insomma, un degrado da condannare!
Al corpo studentesco è stato così permesso di uscire alle ore 12:00, nella speranza che i giorni successivi saranno pieni di calore..
Episodi simili sono avvenuti allo Sturzo e al Vitruvio di Castellammare, ma con un impatto più violento, attraverso scioperi e manifestazioni.
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