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Mancini, le sue notti magiche (trent’anni dopo) – Sotto La Lente

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Mancini – Sotto La Lente. Il CT azzurro ha vissuto “Italia ’90” da invisibile, ma adesso si prende la scena. Da una panchina all’altra, ma con ruoli diversi. Ora, se dopo anni di oblio l’Italia può sognare, il merito è suo.

Mancini, le sue notti magiche (trent’anni dopo) – Sotto La Lente

«Notti magiche, inseguendo un goal, sotto il cielo di un’estate italiana». Sono queste le parole che riecheggiano nella testa di tutti gli italiani dopo questa prima parte di Europeo. Roberto Mancini le ricorda bene. Lui che a quel mondiale casalingo del 1990 – di cui la canzone era inno – vi è stato. Ma non ha mai giocato neanche un minuto. Trent’anni dopo, le parole sono ancora quelle, Mancini è ancora in panchina. Ma questa volta è più protagonista che mai. Ha dato un’anima a una selezione che l’anima l’aveva persa non partecipando agli ultimi Mondiali del 2018.

Sotto La Lente – La carriera da calciatore

Sotto La Lente. Una carriera dedicata alla Sampdoria, con cui ha vinto quasi tutto: 4 coppe Italia, 1 campionato di Serie A e 1 Coppa Uefa, oltre ad aver sfiorato la vittoria della Coppa Campioni, fermandosi in finale contro il Barcellona. È stato perno imprescindibile della “coppia del gol” con Gianluca Vialli. Poi il passaggio alla Lazio ed altri trofei, tra cui anche una Supercoppa Uefa. Chiude la sua carriera da giocatore al Leicester nel 2001. Una carriera in cui ha segnato 160 gol tra club e Nazionale.

Sotto La Lente – La carriera da allenatore

La sua seconda carriera, quella da allenatore, inizia alla Fiorentina nella stagione 2000-01. Quell’anno vince anche il suo primo trofeo da allenatore: la Coppa Italia. Dopo due stagioni, lascia la squadra toscana per allenare la Lazio. Con i biancocelesti vincerà un’altra Coppa Italia, prima di lasciare dopo due anni.

Arriva quindi all’Inter, dove vincerà moltissimi trofei: 3 Serie A; 2 Coppe Italia; 2 Supercoppe italiane. Sono i primi trofei nazionali per i nerazzurri dopo tantissimi anni. Lascia così un ricordo indelebile nel cuore dei tifosi interisti. Dopo l’addio, approda al Manchester City. Anche qui vince molto, tra cui anche la prima Premier League (dal 1992, anno della sua nascita) nella storia dei citizens. Verrà esonerato dalla società inglese nel 2012, dopo la sconfitta in finale di FA Cup contro il Wigan allenato da Roberto Martìnez (attuale CT del Belgio).

Dopo l’addio al City, seguono anni difficili. Prima il Galatasaray – con cui vince un campionato turco – e il ritorno, poco fortunato, all’Inter. Quelli nerazzurri saranno i primi anni senza trofei per l’allenatore marchigiano. Lascia la panchina dell’Inter nel 2016, dopo due anni. Poi l’approdo allo Zenit e, infine, la chiamata della FIGC per allenare la Nazionale italiana. L’obiettivo? Risollevare gli Azzurri dopo la deludente gestione di Ventura, in cui l’Italia manca la qualificazione al Mondiale russo del 2018.

Sotto La Lente – l’arrivo in Nazionale di Mancini

Il 14 maggio 2018, Mancini viene chiamato ad allenare la Nazionale italiana di calcio dopo la mancata qualificazione al campionato del mondo del 2018. Bollata come «periodo di transizione», l’avventura di Mancini sulla panchina azzurra si è invece trasformata in un periodo di totale rinnovamento. Sono numerosi i traguardi raggiunti dall’Italia sotto la sua gestione: al girone di qualificazione per l’Europeo infila 10 vittorie su 10. Raggiunte anche le “Final Four” di Nations League, che si giocheranno il prossimo autunno in Italia.

Mancini -Sotto La Lente, dopo l’incubo, un sogno: Euro2020

L’Italia approda agli Europei con un ruolino di marcia impressionante. È imbattuta da 3 anni (dal settembre 2018). Proprio a Euro2020 – giocato nel 2021 a seguito della pandemia da Covid – Mancini, con la vittoria contro l’Austria agli ottavi, infrange il record di imbattibilità che era detenuto da Vittorio Pozzo (che resisteva dal 1939) con 31 partite consecutive senza sconfitte. Di queste, 11 consecutive senza subire reti. Inoltre, gli Azzurri sono la prima squadra nella storia degli europei a chiudere il girone a punteggio pieno e senza subire reti. Con la vittoria contro il Belgio ai quarti (1-2), l’Italia vola in semifinale a Wembley, dove sfiderà la Spagna. E adesso non svegliateli (e non svegliateci) da questo sogno. È la rivincita di Mancini: queste sono le sue notti magiche (trent’anni dopo).


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