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Castellammare di Stabia

Sospensione dell’attività per due esercizi pubblici di somministrazione alimenti e bevande

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OLIZIA DI STATO DI AGRIGENTO CONGIUNTAMENTE AL COMMISSARIATO DI P.S. DI CANICATTÌ E ANCHE SU SEGNALAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA – TENENZA DI CANICATTÌ

Il Questore della Provincia di Agrigento Dr.ssa Rosa Maria IRACI in data 4.2.2022 ha adottato, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, due provvedimenti di sospensione dell’attività relativa ad altrettanti esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande.

Il primo provvedimento riguarda la sospensione per cinque giorni dell’attività relativa ad un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande sito nel Comune di Canicattì ed è stato adottato a seguito di segnalazione pervenuta all’ufficio dal Commissariato di P.S. di Canicattì che ha accertato in più controlli che il locale risulta frequentato abitualmente da soggetti con pregiudizi di polizia e precedenti penali.

Il secondo provvedimento riguarda invece la sospensione per dieci giorni dell’attività relativa ad un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande ubicato sempre nel comune di Canicattì ed è stato adottato a seguito delle numerose segnalazioni pervenute dal Commissariato di P.S. di Canicattì ed anche dalla Guardia di Finanza – Tenenza di Canicattì, dalle quali è emerso che l’esercizio pubblico risulta frequentato di sovente da numerosi soggetti aventi a proprio carico pregiudizi di polizia e precedenti penali. Si è accertato inoltre che nei pressi del locale si sono verificati disturbi alla quiete pubblica e liti che hanno coinvolto soggetti italiani e stranieri

I provvedimenti adottati sono il frutto della capillare attività di controllo del territorio effettuata dal Commissariato di P.S. di Canicattì diretto dal Commissario Capo dr. Francesco Sammartino e sono stati emessi in virtù della titolarità da parte del Questore del potere di sospendere /revocare la licenza di un pubblico esercizio nel quale siano avvenuti gravi disordini o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che comunque costituisca un pericolo per l’ordine pubblico o per la sicurezza dei cittadini. Tale potere, diretta espressione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, verte a favorire un ordinato svolgimento della convivenza civile ed ha lo scopo di tutelare la sicurezza e l’incolumità dei cittadini di sovente messa a rischio dalla presenza nei pubblici esercizi di soggetti pregiudicati.

SQUADRA MOBILE DI AGRIGENTO

La Polizia di Stato di Agrigento ha eseguito una ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti di T. G..

La misura cautelare è stata richiesta dal Pubblico Ministero, facendo seguito alla segnalazione degli uomini della Squadra Mobile di Agrigento, dalla quale emerge un grave compendio indiziario a carico dell’uomo, emerso in primis dalle dichiarazioni rese dalla parte offesa, la quale ha riferito di essere stata vittima di numerosi atti di violenza fisica e morale posti in essere dall’uomo spesso in preda all’alcool e spinto dalla gelosia.

COMMISSARIATO P.S. DI LICATA (AG)

Nella serata del 10.02.2022, personale del Commissariato P.S. di Licata, in esecuzione dell’ordinanza di aggravamento della misura cautelare tempestivamente emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, procedeva all’arresto di un cinquantenne di Licata, con svariati pregiudizi di Polizia.

Invero all’odierno arrestato già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari a seguito di un tentato efferato delitto, è stata contestata la violazione delle prescrizioni imposte sul divieto di allontanamento dall’abitazione e per aver profferito allarmanti minacce di morte nei confronti dell’ex coniuge. Pertanto, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Agrigento per ivi rimanere in regime carcerario a disposizione dell’A.G. procedente.

In data 10 febbraio 2022, in Licata, personale del locale Commissariato di P.S., nel corso dei controlli ai soggetti sottoposti alle misure alternative alla detenzione carceraria si recava presso l’abitazione di un settantenne licatese in atto ristretto in regime di detenzione domiciliare a seguito di condanna alla pena di oltre un anno di reclusione per i reati di furto aggravato ed altro.

Invero, gli operatori di Polizia non riscontravano la sua presenza e l’uomo veniva rintracciato poco dopo e tratto in arresto, essendo incorso nel reato di evasione per la violazione del provvedimento giudiziario della detenzione domiciliare.

Peraltro l’arrestato, nella giornata precedente, era stato scarcerato da un istituto penitenziario per concessione dell’espiazione presso il domicilio della pena detentiva, con il braccialetto elettronico che doveva essere ancora istallato.

Su disposizione del P.M., il predetto veniva ricondotto presso la propria abitazione per ivi rimanere ristretto in regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)


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