Sorrento, niente unioni civili al Chiostro di San Francesco: il Comune accusato di discriminazione
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orrento, il Chiostro di san Francesco è la location preferita per la celebrazioni di matrimoni in riti civili, infatti ospita anche tre o quattro cerimonie al giorno. Finora i riti hanno sempre riguardato sposi etero. Ma al Chiostro, quando è arrivata la richiesta di celebrare un unione civile, base alla legge Cirinnà, tra due persone dello stesso sesso gli uffici comunali hanno respinto la richiesta.
Questo è quello che è successo a Vincenzo D’Andrea. Come riportato dal giornale “il mattino”, all’uomo è giunta una risposta chiara e secca: «Nel Chiostro di San Francesco non si svolgono cerimonie riguardanti unioni civili». Vincenzo, 26 anni, napoletano, convive con Heriberto Vasquez Ciro, da ormai 6 anni. I due dopo anni di convivenza, avevano deciso di convolare a nozze, al cospetto di amici e parenti, ma tutto questo a Sorrento non potrà accadere.
Per i due ci si ritrova dinnanzi ad una vera e propria discriminazione nei confronti degli omosessuali. Per questo ha segnalato la vicenda all’Arcigay di Napoli. Il Sindaco di Sorrento, però non tarda ad esprimersi sulla questione: «La struttura, nella quale si svolgono diverse attività, è del Comune ma ospita su un piano le celle dei monaci francescani, i quali per accedervi passano dal Chiostro. Sin dall’approvazione della legge Cirinnà abbiamo stretto con loro un accordo verbale ma chiaro: sì ai matrimoni civili, ma niente unioni civili».
da queste parole, Cuomo chiarisce che la sua città non discrimina i gay e non vieta le unioni civili, tanto che ci sono tre luoghi nei quali si possono celebrare e sono strutture altrettanto belle. Si tratta di una sala del Municipio, il Museo Correale e Villa Fiorentino.
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