Nel cuore del quartiere di Bayraklı a Smirne, dove sono state individuate le tracce dell’antica città fondata 5000 anni fa, sono state rinvenute tracce di una delle più grandi eruzioni vulcaniche della storia umana. Smirne fu un’importante città portuale e un avamposto commerciale sulla costa del Mar Egeo con ottime connessioni con l’entroterra.
Il team di archeologi guidati da Cumhur Tanrıver hanno individuato le ceneri dell’attività eruttiva del vulcano di Santorini, che è nota come l’eruzione più importante in epoca minoica e la più grande esplosione vulcanica degli ultimi 10.000 anni.
Secondo il professor Cumhur Tanrıver, le ceneri vulcaniche risalenti all’eruzione avvenuta 3600 anni fa, farebbero luce sulla storia di Izmir e sono già state consegnate al Dipartimento di geografia di Ege University per essere sottoposte ai vari studi.
Tanriver ha dichiarato che l’esplosione vulcanica di Santorini provocò enormi tsunami in tutto l’Egeo, causando il collasso della civiltà minoica a Creta.
L
e ceneri potrebbero chiarire cosa successe dopo l’eruzione a Smirne e come influenzò la popolazione locale divenendo così un un punto di paragone grazie al quale gli studiosi saranno in grado di classificare cronologicamente alcuni eventi avvenuti nell’antica città per i quali non è possibile stabilire una data, ha continuato il professore.
Durante gli scavi è stata rinvenuta anche un’abitazione greca, questa permetterebbe agli studiosi di capire come la popolazione stesse costruendo case in quel momento e come era pianificata la città.
Lo scavo nell’antica Smirne era stato avviato intorno al 2007 e anno dopo anno importanti informazioni sono state riportate alla luce. Attualmente alla missione collaborano circa 100 persone, tra accademici ed esperti turchi e stranieri
Credit: Daily Sabah
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