I
capi della Polizia di Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Italia, Malta, Portogallo, Slovenia e Spagna si sono riuniti a Lampedusa (Agrigento) dal 6 al 7 giugno, al fine di rafforzare la cooperazione internazionale di polizia e rendere più efficace e costante il dialogo tra le rispettive autorità dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
I responsabili della sicurezza dei Paesi partecipanti hanno elaborato strategie comuni per facilitare i contatti tra le autorità europee e organismi di cooperazione internazionale che si occupano di sicurezza.
Riguardo al tema del terrorismo di matrice internazionale hanno convenuto di rafforzare la partecipazione alle principali iniziative in ambito europeo per monitorare il fenomeno terroristico, migliorare lo scambio di informazioni operative, facilitando la condivisione di notizie tra servizi di intelligence e Forze di polizia.
Per quanto riguarda il contrasto al fenomeno migratorio illegale e per il rimpatrio dei migranti in posizione irregolare, è stato prevista la realizzazione di progetti e l’impiego di fondi europei finalizzati alla formazione professionale delle Forze di polizia dei Paesi terzi del Mediterraneo interessati dai flussi migratori irregolari, ma anche alla fornitura di mezzi e equipaggiamenti per accrescere la loro capacità operativa.
Per il contrasto alle organizzazioni criminali transnazionali, con particolare riferimento ai traffici illeciti di droga, armi e migranti, nonché alla tratta di esseri umani è stato proposto di rafforzare i contatti e lo scambio di informazioni sulle problematiche comuni, nonché avviare iniziative per l’aggiornamento sulle tecniche investigative e sulle innovazioni tecnologiche in materia di cybercrime.
Una riunione improntata al massimo dell’operatività – ha dichiarato il capo della Polizia Franco Gabrielli – perchè più che sviscerare le ragioni dei fenomeni che conosciamo bene dobbiamo individuare e affrontare le criticità. L’efficacia della riunione – ha concluso il prefetto Gabrielli – si misurerà sulle cose concrete, siamo un pò stanchi di fare analisi che sono importanti, ma noi siamo chiamati a dare risposte”.
twitter/polizia
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