Sicilia, 7.328 contagi e 32 morti. Governo Draghi: obbligo vaccinale per gli over 50

Sono 7.328 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 gennaio 2022 in Sicilia. Il Governo Draghi stasera ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50

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Sono 7.328 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 60.862 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 6.415. Il tasso di positività sale al 12%, ieri era al 11%.

Il dato dei ricoveri oggi per Coronavirus negli ospedali siciliani rispetto a ieri vede un incremento complessivo di 21 unità, così come riporta il bollettino quotidiano del Ministero della Salute.

In terapia intensiva sono in cura 115 persone (1 in più rispetto a ieri). Il dato dei guariti è pari a 1020 persone. 32 i decessi (8 il 04/01/22, 19 il 03/01/22, 1 il 02/01/22, 1 il 01/01/22, 2 il 31/12/21 e 1 il 27/12/21). I tamponi molecolari processati sono stati 22903. I tamponi rapidi sono stati 37959.

Questo il report dei nuovi positivi nelle province: 681 Agrigento, 746 Caltanissetta, 934 Catania, 576 Enna, 1491 Messina, 1220 Palermo, 558 Ragusa, 425 Siracusa, 697 Trapani.

Le dosi di vaccino complessivamente inoculate sono 8353332.

L’isola resta all’ottavo posto per contagi, al primo posto c’è la Lombardia con 51.587 casi, al secondo posto la Campania con 16.972, al terzo la Toscana con 16.957, poi il Piemonte con 16.937, al quinto il Veneto con 16.871, al sesto il Lazio con 16.464 e al settimo l’Emilia Romagna con 13.671 casi.

Questa sera il Governo Draghi ha approvato un nuovo decreto con misure per il contenimento della pandemia di Covid, introducendo:

l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 che non lavorano (fino al 15 giugno);

dal 15 febbraio, l’obbligo di super green pass (che viene dato a chi è vaccinato o guarito dal Covid) per tutti gli over 50 sui luoghi di lavoro pubblici e privati.

Nel decreto si legge che l’obbligo vaccinale si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, e prevede eccezioni per casi di “accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore”.

La bozza di decreto non prevede però al momento sanzioni per chi violi l’obbligo, mentre per le violazioni sul Super green pass per i lavoratori over 50 “la sanzione amministrativa è stabilita nel pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500 e restano ferme le conseguenze disciplinari secondo i rispettivi ordinamenti di settore”.

E anche detto nella bozza che tutte le imprese potranno sostituire i lavoratori sospesi perché sprovvisti di certificazione verde Covid. Si estende pertanto la misura inizialmente prevista per le Pmi fino a 15 dipendenti. La sostituzione rimane di “10 giorni rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso”.

Inoltre niente Super Green Pass per l’accesso ai servizi alla persona, ai negozi, alle banche e gli uffici pubblici: basterà il certificato base, quello che si ottiene anche con il tampone. Fino al 31 marzo dovranno avere il green pass base e non il super green pass: lavoratori e clienti dei servizi alla persona (estetisti, parrucchieri, l’obbligo scatta dal 20 gennaio); i lavoratori e clienti di servizi commerciali, come pure per le banche, dal 1 febbraio al 31 marzo); i lavoratori e clienti di negozi e centri commerciali, dal 1 febbraio al 31 marzo; i lavoratori e gli utenti di uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni, dal 1 febbraio al 31 marzo; i lavoratori e utenti di servizi pubblici, quali Poste, Inps, Inail, dal 1 febbraio al 31 marzo. Non è prevista la necessità di avere il green pass base per lavoratori e clienti dei negozi di alimentari e farmacie.

Novità anche per lo smart working per il quale è stata congiuntamente firmata una circolare dai Ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e del Lavoro, Andrea Orlando, al fine di sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a usare pienamente gli strumenti di flessibilità che le discipline di settore già consentono sul ricorso al lavoro digitale da casa.

Per la scuola, salvo imprevisti, si ritornerebbe il 10 gennaio in presenza, con le seguenti regole: per la fascia delle scuole primarie, nel caso di 2 positivi scatterà la quarantena per tutta la classe, 7 giorni; con un solo caso la classe resta in presenza con testing di verifica.

Il Cdm ha dato il via libera alla terza dose per i 12-15enni. Da lunedì, ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza durante la Cabina di regia, si dovrebbe poter prenotare. Proprio oggi l’Aifa ha espresso parere favorevole sulla possibilità di prevedere una dose booster di vaccino anche per i soggetti di età compresa tra i 12 e i 15 anni.

Per la fascia degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado ci sono diverse modalità: con 1 solo caso Covid è prevista la sorveglianza stretta; con 2 casi, la classe resta in presenza con autosorveglianza e mascherine Ffp2; con 3 casi solo i vaccinati resterebbero in presenza e monitorati, i non vaccinati andrebbero in Dad; dal quarto caso, tutti andranno in Dad.

Si noti che ancora non è stato reso pubblico il decreto di stasera e pertanto ci si affida per le informazioni alla bozza riportata su più agenzie.

È stato anche annunciato che ci sarà un decreto per il sostegno alle attività in crisi, ma non subito “tra 10 giorni dopo attenta valutazione di quali necessitano di intervento”. Italia viva e Lega hanno chiesto che tra queste vi sia il turismo.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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