Sentenza definitiva in carcere per traffico di stupefacenti

La Polizia di Capo d’Orlando e di Tortorici (ME) hanno eseguito la sentenza nei confronti di una donna condannata per traffico di droga

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La Polizia di Capo d’Orlando e di Tortorici (ME) hanno eseguito la sentenza nei confronti di una donna condannata per traffico di droga

È stato eseguito ieri mattina, dai poliziotti del Commissariato di Capo d’Orlando (ME) in collaborazione con i colleghi del Posto Fisso di Tortorici (ME), l’ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, nei confronti di una cinquantatreenne di Tortorici (ME).

La donna, Rina Costanzo, è stata riconosciuta, con sentenza definitiva, colpevole del reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e dovrà scontare la pena della reclusione di anni 9 mesi 1 e giorni 27.

La stessa era stata arrestata, insieme ad altri 22 soggetti, nel corso dell’operazione di polizia giudiziaria denominata “Senza Tregua”, svolta nel maggio 2016, dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Capo d’Orlando, con la quale era stato inferto un duro colpo al clan mafioso Bontempo-Scavo e a due associazioni criminali che, nella zona dei Nebrodi, gestivano le estorsioni ed il traffico di stupefacenti.

L’OPERAZIONE “SENZA TREGUA” DEL 30 MAGGIO 2016

L’operazione “Senza Tregua” scattò alle prime ore del 30 maggio 2016 e vide i poliziotti del Commissariato di P.S. di Capo d’Orlando e della Squadra Mobile di Messina impegnati nell’esecuzione di una ordinanza di misure cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Messina dr. Salvatore MASTROENI, su richiesta dei Sostituti Procuratori della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, dr. Vito DI GIORGIO, dr. Angelo CAVALLO e dr. Fabrizio MONACO, nei confronti di 23 persone, di cui 16 sottoposte alla custodia cautelare in carcere e 7 ristrette agli arresti domiciliari.

L’operazione traeva naturale discendenza dalla precedente denominata “Rinascita” e mirava a stroncare nuovamente sul nascere la rinascita dell’organizzazione mafiosa tortoriciana. Si svolgeva a pochi giorni dal grave attentato commesso nei confronti dell’allora Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci. Ad essere colpiti furono il Clan mafioso di Tortorici dei BONTEMPO SCAVO, operante tra il settembre del 2013 ed il dicembre del 2014 nella fascia tirrenica della Provincia di Messina e altre due associazioni a delinquere dedite al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine prese avvio dall’arresto in flagranza di reato, effettuato da personale del Commissariato di P.S. di Capo d’Orlando, durante un tentativo di estorsione ai danni di un nightclub nel centro paladino, perpetrato da quattro giovani tortoriciani nell’aprile 2013.

Questo, l’elenco dei soggetti all’epoca colpiti dai provvedimenti cautelari:

Custodia cautelare in carcere:

ASPRI Giovanni, nato a Messina il 18 febbraio 1966;

CAMBRIA ZURRO Gaetano Calogero, nato a Patti (ME) l’8 dicembre 1988;

CORDA Vincenzo nato a Palermo il 17 giugno 1983;

COSTANZO Francesco nato a Bronte(CT), il 12 giungo 1988;

COSTANZO RINA Calogera nata a S. Agata di Militello (ME) il 27 gennaio 1968;

DESTRO PASTIZZARO Luca nato a Bronte (CT) il 13 settembre 1994;

FAVAZZO Gianluca nato a Sant’Agata di Militello(ME), il 12 giugno 1976;

FAVAZZO Sebastiano, detto “cinque dita” nato a S. Agata di Militello il 23 settembre 1981;

FORACI Antonio, detto “u calabrisi”, nato a Zafferana Etnea (CT), il 10 gennaio 1964, in atto sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per mafia;

FORACI Cristian, nato a Sant’Agata Militello (ME), il 2 settembre 1989;

GALATI GIORDANO Roberto, detto “pampuscia” nato a Bronte (CT), il 6 luglio 1978;

GALATI RANDO Sebastiano, nato a Bronte (CT), il 10 aprile 1982;

MONTAGNO BOZZONE Giovanni, nato a Tortorici (ME) l’1 luglio 1965;

ROCCHETTA Massimo Salvatore nato a Sant’Agata di Militello (ME), il 19 gennaio 1975, in atto sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per mafia;

ROSANO Vincenzo nato ad Adrano (CT), il 16 novembre 1968, in atto detenuto;

SINAGRA GIUSEPPE detto “pippo finestra” nato a Sinagra (ME), il 20 settembre 1976;

Arresti domiciliari:

CHIAIA Giuseppina nata a Sant’Agata Militello (ME), il 5 giugno 1991;

CUTÈ Giovanni nato a Messina, il 12 febbraio 1964, in atto sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per mafia;

FAVAZZO Andrea nato a Messina, il 10 febbraio 1995;

FLORINDO Carmelo Salvatore nato in Germania, il 9 agosto 1983;

IMBARRATO Carmelo nato a Biancavilla (CT), il 12 febbraio 1991;

INGRILLI’ Simone nato a Patti (ME), il 6 gennaio 1994;

RANERI Giuseppe Domenico nato a Patti (ME), il 16 luglio 1996.

L’8 MAGGIO 2020 LA CORTE D’APPELLO DI MESSINA CONFERMÒ 17 CONDANNE SEPPURE 11 CON RIDUZIONE DI PENA

Undici condanne con riduzione di pena, per un totale di 66 anni di reclusione e 6 conferme, per un totale di 17 condanne, sono state decise dalla Corte d’Appello di Messina la sera dell’8 maggio 2020 a conclusione del processo di secondo grado relativo all’operazione “SENZA TREGUA”, l’inchiesta coordinata dalla DDA di Messina, scattata il 30 maggio 2016 ed eseguita dalla polizia del Commissariato di Capo d’Orlando e del posto fisso di Tortorici sui Nebrodi.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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