18.8 C
Castellammare di Stabia

Sei Nazioni, Innocenti: “Quesada ct top, prima critiche feroci e ora stanno zitti”

LEGGI ANCHE

(

Adnkronos) – “La scelta di Quesada?E’ stata molto criticata perché ho cambiato il ct Kieran Crowley prima del mondiale.

Le critiche sono state feroci, ma non ho nessun senso di rivalsa, ristabiliamo la verità, in Italia molti hanno fatto sentire la loro voce, dando anche le loro ragioni e le loro previsioni, come sempre succede in Italia.Oggi le stesse persone stanno in silenzio e questo mi fa molto piacere, perché la cosa migliore è stare in silenzio in questi casi, però sapevo perfettamente che cosa facevo e oltretutto ovviamente mi sono consigliato con tutte le persone che ritenevo importanti per la loro opinione, a cominciare dal mio direttore tecnico Daniele Pacini, e abbiamo concordato perfettamente che questa era la strada giusta”.

Lo ha detto il presidente della Federugby Marzio Innocenti all’Adnkronos sulla scelta, tanto criticata, di avvicendare Kieran Crowley con Gonzalo Quesada alla guida della Nazionale azzurra maschile.  “Gonzalo sta dimostrando quello che io ero già certo che fosse, però ora lasciamo perdere tutto quello che è successo nel passato, ora Gonzalo andrà avanti nella sua attività, nel suo progetto.Lui ha giocato apertura, io terza linea, le terze linee sono sempre al servizio delle aperture, sempre, da quando il rugby è il rugby, per cui lui fa la sua strada e io lo sostengo in tutto e per tutto.

Sapevo che era l’uomo giusto e vado avanti, andiamo avanti così”.   “Quesada ha cambiato la mentalità della squadra?A Gonzalo per convincerlo ho detto tante cose, ma una cosa in particolare: ‘io sono convinto di darti un diamante, però il diamante quando lo tiri fuori dalla roccia è un sasso, per vedere il diamante dentro il sasso bisogna avere la voglia di vederlo e di tirarlo fuori.

Gli ho detto ‘tu devi tirare fuori il diamante dal sasso’ e lui lo sta facendo, ma il diamante c’era già.Cos’è che ha cambiato Gonzalo?

Ha cambiato il modo di giocare, ha cambiato il modo di lavorare, ha cambiato l’approccio con gli staff, ha cambiato l’approccio con le franchigie, ha cambiato tutto senza cambiare niente.I giocatori sono quelli, erano un diamante che doveva essere tirato fuori dal sasso.

Tra i diamanti possiamo mettere Garbisi, Capuozzo e anche Lynagh?I diamanti sono tutti, certamente questi sono i giocatori più elettrizzanti per il pubblico, ma se possiamo parlare di diamanti il nostro capitano è un diamante inestimabile, Nico Cannone, Lorenzo Cannone, Marin che è tornato, Federico Mori, Monty Ioane che è l’anima morale di questa squadra, i piloni tutti.

Per me sono tutti diamanti, non mi va proprio di fare una classifica, sono tutti diamanti eccezionali”, ha aggiunto Innocenti.  “La programmazione che ho attuato sta portando i suoi frutti?Io mi sono trovato in questa situazione, con anche il periodo del covid, dove c’erano enormi difficoltà, e ancora oggi scontiamo un po’ le conseguenze, però mi sono trovato con un sistema di formazione importante, che peraltro io ho sempre criticato in alcune sue parti e che fortunatamente sono riuscito a modificare.

Era un sistema importante che abbiamo migliorato e potenziato”. “Tant’è vero che, come si vede, i risultati delle nazionali giovanili non sono certo peggiorati, anzi direi che sono migliorati.Per cui questo è stato il primo obiettivo e poi abbiamo posto un’enorme attenzione alle nazionali maggiori, sia maschile che femminile, perché quelle sono, non solo la nostra vetrina, ma il motivo per cui noi riusciamo ad avere dagli organismi internazionali, come Sei Nazioni e World Rugby, i finanziamenti che ci servono per far vivere tutto il movimento”, ha aggiunto il presidente della Federugby Marzio Innocenti all’Adnkronos sul movimento italiano e i prossimi passi da attuare. “C’è sempre un progetto, c’è la programmazione, e si va avanti.

Ogni volta veniamo misurati sui risultati che diamo in campo, e in questo momento i risultati ci sono.Mi fa piacere che buona parte, se non tutto il movimento, ma certamente le squadre del Rugby di base, hanno capito perfettamente tutto quello che stiamo facendo e io sono molto felice del loro sostegno”, ha aggiunto Innocenti pronto per continuare il suo mandato.  “Io mi sono già ricandidato sei mesi fa alla riunione della società Venete, per cui io assolutamente confermo che mi ricandido alle prossime elezioni.

Aspetto con tranquillità e serenità le elezioni e continuerò a lavorare intensamente, come ho fatto in questi tre anni fino all’ultimo giorno, e poi le società decideranno se devo portare avanti il mio lavoro oppure no, ma ripeto con estrema serenità.Dopo la partita di sabato scorso, che è il coronamento di 15 anni di lavoro, io sono già in modalità 2.0, fino a quella partita lì era la partita in cui alla fine bisognava anche dimostrare qualche cosa, io ora non ho proprio più niente da dimostrare, ho solo da lavorare, perché questo diventi la normalità del rugby italiano”, ha sottolineato il presidente della Fir.  L’Under 20 tra l’altro sta facendo dei risultati straordinari, una buona base anche per il nuovo Ct per lavorare in prospettiva. “Sì, questo è vero, ma questo è il merito davvero di un sistema importante, quello dei poli di formazione, dei centri di formazione permanente e poi delle due accademie che, queste sono la vera novità, le due accademie con le due franchigie che permettono quel passaggio di transizione che era uno dei punti deboli del sistema di formazione.

Adesso i risultati si vedono, avere Ross Vincent capitano della nazionale Under 20 due anni fa, titolare a numero 8 in un pareggio in Francia e una vittoria con la Scozia, ha un enorme significato”, ha aggiunto Innocenti.  Alla partita dell’Olimpico tra Italia e Scozia era presente anche la Premier Meloni che poi è scesa negli spogliatoi insieme al Ministro Lollobrigida. “Ci sono state polemiche stupidissime perché la Presidente Meloni l’ho invitata io a scendere negli spogliatoi, perché in quel momento era il Presidente del Consiglio che rappresenta l’Italia, ed io mi sento rappresentato anche se sono di idee politiche diverse.In quel momento era giusto che venisse ad esprimere l’apprezzamento dell’Italia ai nostri giocatori”, ha detto il presidente della Federugby Marzio Innocenti all’Adnkronos sulle polemiche per la presenza della Premier Giorgia Meloni negli spogliatoi dopo il successo della Nazionale italiana di rugby contro la Scozia. “Io sono un uomo di sinistra e francamente se queste sono le basi su cui noi vogliamo riprendere il Paese, la vedo dura.

La Meloni ha portato fortuna?La Meloni veramente se ha portato fortuna ha cominciato a farlo nel 2000 perché lei e il Ministro Lollobrigida erano, mi hanno raccontato, tra le persone che sono entrate in campo a festeggiare l’Italia nella prima partita del Sei Nazioni, vinta appunto contro la Scozia nel 2000.

Per cui se porta fortuna, la porta da tanto tempo, non certo da ieri”, ha aggiunto il presidente della Fir.  “Il Ministro Lollobrigida ha il diritto di entrare in spogliatoi della Nazionale Italiana da sempre, perché se lo è conquistato sul campo a Lione, dopo Nuova Zelanda-Italia, dove abbiamo perso 94-17.Finita la partita ho detto a lui e al Ministro Abodi, ‘capisco che avevamo detto che scendevamo in spogliatoio dopo la partita e capisco che non veniate’, e sia lui che Abodi, subito mi hanno detto ‘no Presidente, noi veniamo’ e sono scesi in spogliatoio con me”. “Nella mia carriera ne ho visti tanti anche uomini di rugby che di fronte a sconfitte di quel tipo sono scappati in modo da non essere coinvolti.

Per la mia scala di valori il Ministro Lollobrigida è in posti molto alti e di conseguenza nello spogliatoio dell’Italia lui ha il diritto di entrare quando vuole.Comunque ho invitato anche lui a scendere”, ha sottolineato il presidente della Federugby sulle polemiche per la presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, insieme alla Premier Giorgia Meloni negli spogliatoi dopo il successo della Nazionale italiana di rugby contro la Scozia. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)


Energie rinnovabili, ruolo delle Centrali ad Idrogeno: l’Europa per lo sviluppo della tecnologia. E l’Italia?

Lo sviluppo della tecnologia ad Idrogeno è una strada che l'Europa vuole percorrere. La scelta dell'Italia
Pubblicita

Ti potrebbe interessare