S
i è ancorata al largo di Siracusa la nave della Sea Watch 3 che ieri per le condizioni del mare ha deciso di avvicinarsi alle coste italiane. A bordo ci sono 47 migranti, oltre ovviamente all’equipaggio, che da una settimana non hanno un porto di destinazione. La sorvegliano Guardia di Finanza e Guardia Costiera quest’ultima riferisce che la Sea Watch 3 è intervenuta il 19 gennaio in area Sar Libica senza attendere il coordinamento dell’autorità competente, quindi quella Libica, e che dopo il soccorso la nave ha iniziato la navigazione verso nord incappando poi nel maltempo per cui ha cercato riparo prima verso Lampedusa e poi verso la Sicilia Orientale.
Nel merito, la Guardia Costiera ha emesso il seguente comunicato:
Nella mattinata dello scorso 19 gennaio, la nave Sea Watch 3 procedeva al soccorso, in area SAR di responsabilità libica, di 47 migranti su un unità in difficoltà . Terminate le operazioni di soccorso, senza il coordinamento dell’autorità SAR competente, l’unità , a causa delle condizioni metereologiche in peggioramento, inizialmente procedeva nella navigazione verso Lampedusa e successivamente verso la Sicilia orientale per trovare riparo.
L’unità , a causa delle condizioni meteo avverse, è entrata nelle acque territoriali italiane e alla stessa è stato assegnato un punto di fonda a largo delle coste di Siracusa (a 1 miglio -2 km – a Nord di punta Maglisi), per garantire la sicurezza dell’unità e delle persone a bordo.
Sul posto presenti motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.
Intanto il ministro Salvini ha ribadito, anche in questa occasione, che i porti sono chiusi mentre il collega di Maio ha invitato la nave a fare rotta su Marsiglia derogando così, entrambi, dai loro compiti e poteri ma, questo sì, adempiendo pienamente al loro programma (contratto) di mutuo sostegno per restare sulle poltrone prima, e poi anche ad alimentare, ciascuno, la propria campagna elettorale prossima per le europee, con già un occhio anche a quelle italiche che loro sperano siano nuovamente italiote. Eccoli quindi attivissimi, e con gran cura, intenti a transumare, e far pascolare, ciascuno i propri armenti e greggi di bovini ed ovini alimentandoli con la tenera erbetta che aggrada ai loro stomaci e alle loro pance.
ATTUALITÀ • ISOLE – CRONACA
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