Anche Copenaghen e Stoccolma hanno notificato alla Commissione Ue la reintroduzione dei controlli alle frontiere. Berlino: “Schengen è in pericolo
U
n altro pezzo di Schenghen va in frantumi per lo tsunami di migranti che si e’ riversato in Europa. La Svezia ha introdotto controlli sui viaggiatori provenienti dalla Danimarca, incluse le decine di migliaia di pendolari danesi, con l’obiettivo dichiarato di ridurre il numero di profughi che giungono nel Paese.”
In sintesi: non ci saranno piu’ treni diretti tra Danimarca e Svezia e pertanto i tempi di percorrenza passeranno dagli attuali 40 minuti a 70.
Con i nuovi controlli, l’effettiva area Schengen si fa sempre più piccola: fino ad ora hanno già notificato alla Commissione europea deroghe alla libera circolazione anche Norvegia, Austria, Germania e Francia.
In questa situazione il sistema Schengen “è a rischio” ammette Martin Schaefe, portavoce del ministro degli Esteri tedesco, secondo cui “la libertà di movimento è un principio importante, uno dei risultati più grandi dell’Unione europea negli ultimi anni, ma è in pericolo a causa del flusso di profughi”. Il portavoce del governo di Berlino, Steffen Seibert ha invece confermato che il primo ministro danese, Lars Loekke Rasmussen, aveva informato telefonicamente la cancelliera della decisione di riattivare i controlli di confine e ha ricordato che “la soluzione non verrà trovata ai confini nazionali fra il Paese A e il Paese B” ma serve una “soluzione europea”.
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