La Repubblica ha intervistato l’avvocato Eduardo Chiacchio, esperto tra le altre cose di diritto sportivo, in merito alla vicenda Sarri-Mancini.
Avvocato Chiacchio, cosa rischia Sarri? “Dipende da come sarà interpretato dal giudice Tosel il referto arbitrale che è stato completato da Valeri e dai suoi collaboratori”
Prima ipotesi… “La frase incriminata potrebbe non essere considerata discriminatoria trattandosi di un raptus d’impeto, dettato dalla trance agonistica: Sarri rischierebbe una squalifica tra le due e le tre giornate. Per una dichiarazione lesiva non si va oltre questo provvedimento e la punizione sarebbe scontata in Coppa Italia. Le squalifiche a tempo, invece, hanno una valenza diversa e investono tutte le competizioni”.
Seconda ipotesi. “Tosel interpreta come condotta discriminatoria gli insulti di Sarri a Mancini e in quel caso il codice di giustizia sportiva è molto rigoroso. La sanzione non potrebbe essere inferiore a quattro mesi”.
Cosa comporterebbe nel concreto una pena così pesante? “Sarri potrebbe tranquillamente allenare la squadra al centro tecnico di Castel Volturno quotidianamente e partecipare alle conferenze stampa. L’unica limitazione riguarda la partita. Non potrebbe ovviamente andare in panchina”.
Sarri si è scusato con Mancini. “Lo ha fatto sia privatamente che in pubblico davanti alle telecamere. Questo gesto ha una sua valenza e può dimostrare come le sue parole siano derivanti da un impeto emotivo. Quando il giudice valuta, deve tenere presente di queste circostanze”.
Lascia un commento