Dopo tanti SI, NO, NI sembra proprio che domani, sia SALVINI che CONTE, saranno in Senato per, si suppone, dare informazioni a chiarimento del cosiddetto ‘caso Savoini’.
Sarà vero? Conte e Salvini in Senato su Savoini? Aspetta e spera
span style="color: #202124;">Aspetta e spera, ed intanto si va avanti con un qualcosa unicamente ‘Supposta’ (generata dalla speranza) e si sa bene, soprattutto in questa italietta, la strada ed il percorso che fanno le ‘Supposte’ per cui, istintivamente, sono portato a guardarmi alle spalle mettermi con le stesse al muro.
Sarà così anche domani? Forse, anzi probabile, anzi garantito! Ma intanto, anche per ingannare l’attesa, questa mattina, come di solito, ero a fare zapping tra Agenzie, Televisioni e Radio nella speranza di poter avere qualche informazione più chiara e puntuale. E che mi capita? Sono su Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”. E chi parla? Il Divino, l’Eccelso. Il Mago Otelma che, interrogato proprio sulla vita del governo, ci svela che: il governo durerà ancora un po’, poi “Esecutivo con Matteo Salvini e altre forze, come FdI”.
Mamma mia, che notiziona, che disvelamento. Merita, a questo punto, che vi riporti il suo articolato pensiero, anzi pardon, la sua illuminata divinazione:
“Questo esecutivo, . afferma -, nato secondo le nostre previsioni, nonostante sia stato dato per spacciato più volte, resterà in carica. Chi ne attende il crollo repentino andrà a sbattere. Non ci sono al momento i presupposti perché si possa mutare scenario”. Ed aggiunge:
“In prospettiva c’è un mutamento di scenario, ma chi pensa che la caduta, che avverrà, certo, non nell’immediato, porterà al Governo le forze che ora sono all’opposizione resterà deluso. L’unica svolta sarà a destra. Ci sarà un governo che poggerà sulla Lega di Matteo Salvini con al suo fianco altre forze, come Fratelli D’Italia. Ci pensino bene, alcuni elementi di sinistra, ad auspicare il crollo di questo governo”,
Che dire. Se non altro parole (quasi) chiare e, comunque pensiero preciso. Ne prendo nota e ripongo il tutto in un angolino del mio archivio mnemonico (hai visto mai che …) e continuo a cercare, cercare, cercare ma mi sa che siamo all’ “Aspetta e spera” di antica memoria e che, visto che sempre in Italia siamo, (ed eravamo visto che, a suo tempo, fu etichettata sia come canzone fascista che come canzone che faceva l’occhiolino ai comunisti) siamo e resteremo ai soliti: Fascista io? Comunista tu! – Comunista io? Fascista tu! E poi ognuno per la propria strada, o magari anche insieme al bar a bere.
Comunque sia, le uniche parole espresse con “sicurezza” sono e restano quelle del Divino Otelma e non resta che seguire i fari che sono puntati su quello che succederà mercoledì quando al Senato approderà la discussione sul caso dei presunti finanziamenti russi alla Lega mentre, nella Lega, si continua a dire che il ‘caso Savoini’ non esiste, il partito di via Bellerio non ha preso alcun tipo di finanziamento. Tutto qui e visto che lo dicono loro, la pretesa è che si prenda il tutto come cosa reale, accertata e certificata.
Non una parola in più, men che meno di chiarimento più puntuale. E non si sa nemmeno se, alla fin fine, Salvini parlerà veramente. Unica cosa certa (per deduzione e non per dichiarazioni) è che il vicepremier leghista attende di capire piuttosto cosa dirà il presidente del Consiglio e magari poi regolarsi di conseguenza.
Altra cosa che sembra “certa”, è che Conte non ha intenzione di lanciare un affondo nei confronti del segretario della Lega e si limiterà a ribadire, sottolineando, quanto ha detto nei giorni scorsi ovvero: che il Parlamento merita una risposta, che il cosiddetto ‘affaire Metropol’ è una vicenda seria e quindi non va sottovalutata. Tutto qui!
Conte quindi, sempre presumibilmente, indosserà i panni del garante delle istituzioni, sosterrà che il governo non può accettare alcun tipo di ingerenze da parte di uno Stato straniero e nulla di più visto che, avendo chiesto nei giorni scorsi dei chiarimenti, anche lui ha ricevuto come risposta unicamente una secca affermazione di estraneità al tutto. Unica aggiunta che giunge dal partito di via Bellerio è che: Savoini non rappresentava la Lega, occorre far lavorare la magistratura, non c’è bisogno di strumentalizzazioni. E qui giunge l’ormai immancabile frecciata agli alleati: «Soprattutto da parte di un partito alleato»
Sul ‘caso Savoini’ la tensione resta quindi sempre alta anche nella maggioranza, anche se il Movimento 5 stelle ha tirato il freno, anzi, la cosiddetta “rapida”, visto che non solo svicola anche lui sul tema ma, addirittura, lascia correre, senza dire una sola parola, gli attacchi di Salvini al ministro dei trasporti Toninelli che quindi non ha trovato nessuna difesa, nemmeno all’interno del Movimento nel quale, tanto per fare peso tondo, c’è chi lo critica anche per il passante di Bologna.
A dare man forte al bla bla di Salvini giunge, a puntino, il “sabotaggio” ad una cabina elettrica ferroviaria in Toscana per cui, cogliendo la palla al balzo per intensificare il pressing sul ministro, eccolo pronto ad esprimere la sua pregevole ed illuminata sintesi: “hanno rotto le palle a migliaia di lavoratori ….” rigirando, oltretutto, la frittata addebitando un chiaro problema di SICUREZZA, quindi argomento che DOVREBBE far capo al suo ministero e non al suo alleato in genere, e nello specifico al parafulmini ministro Tominelli che, in tema di sicurezza, proprio non ha ne voce ne competenze.
Che dire, ci vuole una gran faccia tosta per svicolare non solo su una propria evidente inefficienza di controllo e sicurezza, ma ad addebitarla a chi ha ben altri ministeri e compiti da gestire. E lui, come è ben risaputo e comprovato giorno dopo giorno, di faccia tosta ne ha da vendere.
Ad onor del vero, e quindi senza voler parteggiare per alcuno, sento il dovere di sottolineare che, nell’accaduto, si è evidenziata una carenza di “sicurezza” nelle infrastrutture visto che, siti così sensibili e vitali, dovrebbero essere ben protetti e quindi, magari, buncherizzati e non lasciati così alla portata di tutti come se fosse una baracca di attrezzi inutili. E questo sarebbe a carico di Tominelli. MA.
MA anche del ministro della sicurezza che, con le forze al suo comando (Polizia nelle sue varie articolazioni, tra cui anche quella Ferroviaria) dovrebbe monitorare tutti i punti sensibili presenti nella nostra penisola e, laddove rivelasse(ro) insicurezze, dovrebbe(ro) non solo SEGNALARLA immediatamente ma anche PRETENDERE che il tutto sia MESSO IN SICUREZZA.
Ma niente da Salvini, troppo impegnato si vede a giocare con le ruspe e a battaglia navale. Ma niente anche dai pentastellati.
Qualcuno ha sentito un qualsiasi esponente dei maitre a 5 stelle dire qualcosa nel merito, tanto più perché UNO DEI LORO è stato subito bombardato anche per questo? Io proprio no!
E questo è anche per oggi, anzil al solito, in questo minuto secondo.
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