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Castellammare di Stabia

Santificazione Beato Romano, don Giosuè: “Una grande gioia e motivo di vanto per noi”

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“Il mio auspicio è che la nostra città si ritrovi più unita intorno ai grandi valori umani e spirituali”

E’ stato promulgato il decreto che porta alla santificazione di Vincenzo Romano in seguito alla visita di Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Amato, Prefetto della della Congregazione delle Cause dei Santi.

A riguardo il parroco della Basilica Pontificia di Torre del Greco, don Giosuè Lombardo ha rilasciato alcune dichiarazioni:

“Abbiamo accolto con grande gioia e con spirito di fede la comunicazione del decreto che riconosce il miracolo ottenuto per intercessione del nostro Santo Parroco al signor Raimondo Formisano nel 1999. Sono tanti i motivi di gaudio, di gioia, di rendimento di grazie. Uno dei primi motivi, come diceva Paolo VI anch’egli dichiarato santo ieri con la promulgazione del decreto. Nel giorno della beatificazione diceva che uno dei motivi è quello che la Chiesa vede un altro suo figlio raggiungere il traguardo della santità. E’ la Chiesa Cattolica ma in modo speciale la nostra Chiesa di Napoli e poi noi di Torre del Greco.
Altro motivo è la nostra generazione che vede riconosciuta la santità di Vincenzo Romano. I nostri avi hanno pregato, hanno sperato, hanno atteso e hanno visto solo da lontano questo giorno che per noi è motivo di vanto. La nostra terra tra il Vesuvio e il mare ha germinato un Santo così grande. Altro motivo è che è il parroco di Santa Croce che viene canonizzato: l’autore, la mente, le braccia, il cuore, l’energia, la fantasia, la carità, la fede nella Divina Provvidenza di Vincenzo Romano ci ha dedicato la nostra splendida Basilica. Mai ringrazieremo abbastanza il Signore che ci ha donato attraverso San Vincenzo una chiesa così bella, così maestosa, così luminosa, così profumata di santità. Penso che chiunque entri in questa basilica sente un senso di raccoglimento, sente il cuore rapito all’assoluto, sente la predisposizione alla preghiera e alla lode di Dio.
Ora ci saranno i momenti celebrativi. Lo so, in tutti voi la domanda più frequente è: qual è la data?, quando andremo a Roma?. Certo che a Roma ci andremo! Papa Francesco dovrà decidere. Penso a breve e penso, come ipotesi, nel mese di ottobre. Attendiamo con fiducia. Ci manca solo la data. Quello che è certo è che ci aspetta piazza San Pietro e ci aspetta questo pellegrinaggio di fede che noi faremo con tutta la Chiesa italiana, non solo con quella napoletana. Perché è il secondo parroco al mondo, ma il primo parroco diocesano, ad essere riconosciuto dalla Santa Chiesa come Santo.
Il mio augurio, il mio auspicio, il desiderio grande è che la nostra città si ritrovi più unita intorno ai grandi valori umani e spirituali; perché non dobbiamo dimenticare sempre Paolo VI che definì il nostro Santo parroco quasi precursore della carità sociale della Chiesa. La sua carità, da religiosa, divenne impegno civile. E l’augurio per la città è questo: ritrovarsi più unita intorno ai grandi valori della fraternità, dell’accoglienza. I valori che mettono la persona al centro di ogni impegno. E poi, soprattutto per ognuno di noi, un amore spiccato, un amore personale per chi vive momenti di difficoltà, di bisogno, di solitudine.
San Vincenzo Romano, sicuramente, accompagnerà il cammino di questa nostra città che, grazie a Lui, potrà rivivere una nuova primavera dello spirito. Buon cammino a tutti nel solco del Santo Parroco Vincenzo Romano”.


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