Il sindaco di San Giorgio a Cremano risponde alle dichiarazioni omofobe del neo ministro Fontana:”La famiglia esiste quando c’è amore, non quando lo decide lui”
Non ha mancato nel far sentire la propria voce il sindaco di San Giorgio a Cremano, il primo sindaco gay d’Italia ad essersi unito con il proprio compagno, Michele Ferrante, dopo l’approvazione nel 2016 della legge sulle unioni civili. Il primo cittadino della città campana ha voluto dichiarare apertamente il proprio dissenso su alcune affermazioni “omofobe e pericolose” di Lorenzo Fontana, esponente della Lega e nuovo ministro della Famiglia.
Il leghista è divenuto famoso anche per alcune posizioni anti-abortiste, di cui è un fervente sostenitore.
Il ministro parlò addirittura di “dominazione” a proposito dei gay.
Il sindaco Zinno, quindi, ha deciso di rispondere, attraverso un lungo post su Facebook: “Dopo 24 ore dal giuramento del Governo apprendo che la nostra famiglia caro Michele non esiste. Le dichiarazioni del ministro Fontana, omofobe e pericolose, dimostrano una deriva pericolosa che mostra i veri ideali di chi oggi ci governa“.
“Con rispetto e speranza – aggiunge il sindaco – attendo i risultati di un Governo di cui ovviamente non condivido né modalità né idee, ma vedere un Ministro della Repubblica il giorno della Festa Nazionale attaccare le famiglie arcobaleno ci fa tuffare in un passato di odio e discriminazione. La famiglia esiste quando c’è amore, non quando lo decide il Ministro Fontana. Se questo è il Governo del cambiamento… ho paura che più che una rivoluzione siamo davanti a una involuzione. Ora è sempre resistenza“ conclude citando il motto del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris che insieme ad altri sindaci campani hanno voluto opporsi alle idee ultra conservatrici di alcuni esponenti del nuovo Governo.
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