Avviare la rete dei teatri regionali, ridurre i costi e ottimizzare la qualità: questi gli obiettivi del documento, presentato a Catania nella sede della Regione dall’Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina e dai vertici dei due enti.
b>Protocollo d’intesa tra il Vittorio Emanuele e il Bellini di Catania
Giovedì 19 dicembre, alle ore 10.45, in Sala Sinopoli si terrà la conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa sottoscritto dal Teatro di Messina e dal Bellini di Catania e saranno illustrate le prime iniziative già in programma.
All’incontro prenderanno parte il presidente del Teatro di Messina Orazio Miloro, il sovrintendente Gianfranco Scoglio, il commissario straordinario del Teatro Bellini Daniela Lo Cascio ed il Sovrintendente Giovanni Cultrera.
CATANIA – Tempi record per l’attuazione del Protocollo d’intesa stretto tra i due maggiori organismi teatrali della Regione Siciliana, che lo hanno sottoscritto per instaurare una sinergica collaborazione e fare da apripista alla più ampia “rete dei teatri” avviata dall’Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina. Il documento, presentato nella conferenza stampa tenutasi lunedì 16 dicembre, nella Sede catanese della Regione Siciliana, è importante perché consente di ottimizzare gli investimenti destinati alla Cultura, rientrando in quella strategia di sviluppo del territorio perseguita dalla nuova Amministrazione regionale. «Esprimo la mia più grande soddisfazione – sottolinea l’Assessore Manlio Messina – per l’immediata efficienza del tavolo della “rete dei teatri”, istituto appena un mese fa. Fare rete significa ridurre i costi e contestualmente elevare la qualità delle produzioni. Questa è la linea che abbiamo voluto dare a tutto il comparto legato ai teatri ed anche a tutte le attività connesse alla promozione turistica. La Sicilia, per la prima volta, dimostra che è possibile diminuire la spesa mantenendo alti gli standard qualitativi.»
Nuove prospettive si aprono così per il Teatro Massimo Bellini di Catania e il Teatro di Messina, che godono entrambi dello status di enti autonomi regionali.
La pronta operatività del protocollo ha portato alla impegnativa coproduzione di quello che è forse il titolo più amato degli appassionati di danza, Lo Schiaccianoci, che sarà in scena al Teatro Massimo Bellini di Catania già il 27 dicembre (ore 20,30) nell’ambito della rassegna “Natale al Bellini”, e al Teatro Vittorio Emanuele di Messina il 29 dicembre (ore 21) e il 30 dicembre (ore 17,30). Uno spettacolo innovativo con una scenografia e una coreografia di grande impatto, capaci di far sognare grandi e piccini, nell’allestimento del Balletto di Roma (di cui è direttrice artistica Francesca Magnini), firmato da Massimiliano Volpini. L’evento sarà promosso con il supporto del Fai.
Il vivo compiacimento per il traguardo rapidamente raggiunto è condiviso dal Presidente Orazio Miloro e dal Sovrintendente Gianfranco Scoglio per il Teatro di Messina e dal Commissario straordinario Daniela Lo Cascio e dal Sovrintendente Giovanni Cultrera per il Teatro Massimo Bellini di Catania.
Per il presidente Orazio Miloro, da pochi mesi al vertice del “Vittorio Emanuele”: «Si tratta di un accordo storico, una nuova collaborazione sinergica senza precedenti nell’ottica di ottimizzare le risorse economiche, organizzative ed umane di entrambe le strutture e rendere ancora più virtuoso il percorso dei due prestigiosi enti, che non saranno più due rette parallele, seppur verso medesime direzioni, ma uno al fianco dell’altro. Una cooperazione in grado di migliorare il livello di competitività e proporre alla comunità un’offerta culturale sempre più articolata e di grande respiro».
Tra le principali finalità del documento, la promozione di azioni comuni al fine di ampliare e potenziare il raggio d’azione dei due Enti. «Questo protocollo – osserva il Sovrintendente del Teatro di Messina, Gianfranco Scoglio – rappresenta il primo momento di condivisione di politiche culturali comuni e avvia un percorso finalizzato alla costituzione di una rete dei maggiori Teatri siciliani. In tal senso è l’auspicio del coinvolgimento del Teatro Massimo di Palermo. La condivisione di buone pratiche e di politiche culturali comuni consente infatti di incrementare e qualificare l’offerta culturale ottimizzando i costi e valorizzando le professionalità esistenti».
Come evidenzia il Commissario straordinario del Teatro Massimo Bellini Daniela Lo Cascio: «Indubbi sono i vantaggi che l’accordo comporta sul piano dell’ottimizzazione di costi e risorse; al contempo la collaborazione instaurata tra i due enti valorizza la riconosciuta professionalità delle masse artistiche e tecniche di due teatri dalla tradizione secolare.
Prima iniziativa comune tra i due teatri è la coproduzione del balletto “Lo schiaccianoci” in scena il 27 dicembre al “Teatro Massimo Bellini”, e il 29 e il 30 al “Vittorio Emanuele”.
La coproduzione realizzata con Lo Schiaccianoci, inserita peraltro dal teatro catanese nella rassegna “Natale al Bellini”, ne è la riprova e consente di arricchire nei rispettivi territori la programmazione artistica varata per le Festività: il balletto e gli altri eventi in cartellone possono anzi tradursi in un dono da fare trovare sotto l’albero a chi ci è caro, per regalare e condividere una serata all’insegna della grande musica e della grande danza, anche a vantaggio dei turisti che si trovano a trascorrere in Sicilia le prossime feste natalizie e di fine anno.»
Sull’importanza di una rete dei teatri diffusa e efficiente si sofferma anche il neosovrintendente del Teatro Massimo Bellini Giovanni Cultrera: «L’accordo tra gli enti lirici di Catania e Messina non vuol essere un esperimento pilota, ma l’avvio concreto di una collaborazione tra i teatri regionali, grandi e piccoli, che via via si aggiungeranno, a cominciare dal Massimo di Palermo, per realizzare obiettivi tanto ambiziosi quanto possibili. Ovvero ottimizzare i costi al fine di innalzarne la qualità e mirare alla promozione internazionale, per fare del linguaggio universale della musica un volano per il turismo ma anche per la crescita culturale della Sicilia e dei siciliani.»
Si parte intanto da Catania e Messina: il Protocollo definisce le modalità con cui i due teatri potranno, nell’ambito del quadro normativo vigente, realizzare coproduzioni di spettacoli attraverso accordi attuativi da stipulare per ogni singolo progetto da realizzare. Un percorso che parte con ottimi auspici sulle note dello Schiaccianoci, la cui vicenda, com’è noto, si svolge nella notte della Vigilia di Natale, rischiarata dalla magia dei valzer di Čajkovskij.
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