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’associazione Stabia in Progress lancia un invito ai cittadini e alle altre associazioni ad unirsi e collaborare per provare, tutti insieme, a portare avanti un programma compartecipato per la Città.
Questo il loro appello:
La politica è chiamata a governare i processi e la gestione della cosa pubblica ed è la responsabile del benessere o del malessere della comunità. Castellammare, la nostra Città, quella delle acque, delle Terme, del turismo, delle costruzioni navali, del commercio, della cultura, del terziario, attraversa un lungo periodo di crisi politica, economica, sociale e culturale.
Negli ultimi otto anni le amministrazioni guidate dal centro destra e dal centro sinistra si sono dissolte per faide interne, per irresponsabilità dei propri gruppi dirigenti. In questi anni, abbiamo assistito al vero fallimento della politica dei partiti, imprigionata in un sistema malato di personalismi e priva dei necessari meccanismi di democrazia.
Le rotture infatti appaiono assurde e incomprensibili perché non accompagnate da una riflessione attenta,da un confronto vero, da una piena assunzione di responsabilità rispetto a un evento traumatico per la città, peraltro non motivate nella sede istituzionale.
In una situazione così tragica serve coraggio; non è vero che la politica è una cosa noiosa, brutta, inutile, non è vero che i politici sono tutti uguali e che la politica è una cosa di cui è meglio non interessarsi, sta a noi informarci e attivarci affinché il potere arrivi nelle mani delle persone che hanno a cuore la cosa pubblica e non “la cosa personale”.
È incomprensibile come i cittadini si stiano allontanando dalla politica proprio quando c’è bisogno di persone che portino stimoli a migliorare.
Le motivazioni di questo allontanamento sono anche le stesse per cui tutto rimane uguale.
Se i partiti sono malati e lo sono, questo dovrebbe spronare la gente onesta, che dovrebbe sentirsi in dovere di entrare nel sistema malato per risanarlo. Invece ci troviamo ad osservare l’esatto contrario, anzi, l’assoluta indifferenza riguardo ai temi politici da parte dell’opinione pubblica.
A questi concittadini dedichiamo questa nostra riflessione, affinché sentano il bisogno di impegnarsi per lasciare la nostra Città in un miglior stato ai nostri figli, o almeno di poterli guardare negli occhi, un giorno, e poter dire “c’ero anch’io, mi sono dato da fare, nel mio piccolo”.
A questi cittadini lanciamo un appello a unirsi e sostenere le Associazioni Civiche, democratiche e radicate sul territorio, di lavorare insieme affinché alla guida politica e amministrativa ci siano persone che hanno a cuore la nostra Città.
L’appello che facciamo alle civiche è un’alleanza tra persone normali per dare voce all’esigenza di una politica onesta che viene dal basso, dal cittadino, singolo o associato, a cominciare dalla famiglia.
Un Alleanza per uscire da una crisi molto difficile. Siamo forze politiche libere da ogni condizionamento, non polarizzate poiché il futuro della società e della politica si gioca sopratutto su un tipo di civismo aperto alla partecipazione e con un ruolo propositivo di fronte a carenze e povertà vecchie e nuove.
Facciamo attenzione però, guardiamoci intorno, e disdegniamo di imbarcare nell’alleanza liste dell’ultima ora che non sono rappresentative dell’interesse sociale e culturale, ma unioni per raggiungere solo scopi personali. Bisogna costruire una vera alleanza improntata sulla socialità e la pluralità, sulla coesione d’idee e di progetti, sulla discussione e la crescita imparando anche dal confronto con altri.
La “costruzione” di un’alleanza deve nascere, a nostro avviso, attraverso l’acquisizione della capacità di costruire un sistema di ordinamento delle relazioni. Riteniamo fondamentale l’adozione di regole e metodi condivisi e sottoscritti da tutti, premessa indispensabile per costruire e governare poi un Programma partecipato, corrispondente ai reali bisogni della nostra comunità stabiese.
Questo è il percorso che noi indichiamo e siamo pronti a collaborare con quelli che condividono questi principi e rifuggono dalle vecchie logiche scollegate dagli interessi dei cittadini e pronti a impegnarsi con serietà, ascolto, dialogo e partecipazione, esclusivamente per il bene della Città.
C/mare di Stabia 24-03-2018 Per il direttivo dell’associazione:
Antonio Sanges,
Gianfranco Piccirillo.
vivicentro.it/SUD OPINIONI
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