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Primo Memorial “Francesco Sequino”, il 23enne napoletano vittima della strada (VIDEO)

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Napoli – Si è svolto il Memorial dedicato a Francesco Sequino, il ragazzo di 23 anni che il 14 aprile 2015 perse la vita travolto da un SUV sul ponte di Casanova di Napoli. Le dinamiche dell’incidente sono ancora al centro di un processo, ma intanto amici e parenti si sono riuniti al calcetto “Off Side” di Via Comunale San Severino Stadera, per rendere onore a Francesco.

T

ra momenti di forte emozione e l’agonismo dei 30 amici di Francesco che si sono sfidati sul campo di calcio, il 4 ottobre è stata una giornata che ha segnato tutti i presenti. Questo il racconto dell’evento:

“Durante il Memorial, sono scesi in campo 30 amici di Francesco, i quali si sono dati filo da torcere fino al fischio finale. Prima dell’inizio della sfida, un gran numero di palloncini, con una dedica, sono volati in cielo lanciati dai presenti. Precedentemente è stato rispettato un minuto di silenzio, cui è seguito un lungo applauso.

La madre di Francesco Sequino, la Signora Maria De Crescenzo, si è, poi, presentata sul dischetto calciando il rigore che ha dato inizio alle “danze”. Al termine del match, sono state proiettate immagini delle fasi della vita di Francesco e sono state consegnate a tutti i presenti le medaglie. Presenti per l’occasione Biagio Ciaramella, in qualità responsabile di sede Aversa ed agroaversano dell’A.I.F.V.S. (Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada), delegato direttamente dal presidente nazionale Alberto Pallotti; Elena Ronzullo, presidente dell’associazione “Mamme Coraggio” e Rosa di Bernardo, responsabile della sede di Pozzuoli.

“Una serata, voluta fortemente dalla mamma ed il papà di Francesco, a cui hanno partecipato in massa i suoi amici di sempre – dicono i familiari -. Abbiamo deciso di dar vita a questa serata perché possa essere di insegnamento per tutti i ragazzi che si mettono alla guida privi di cintura di sicurezza o su motorini senza casco. E’ stato esposto un cartellone su cui c’era scritto ‘Mr Sequino’, perché è così che lui amava essere chiamato. Tra l’altro queste parole le aveva anche tatuate sul suo petto ed è stato significativo rivedere il tatuaggio sul corpo di ognuno dei ragazzi scesi in campo. Ringraziamo – concludono – tutti coloro i quali hanno preso parte al primo memorial, sperando che la giustizia faccia il suo corso”.

A seguire il video girato durante la serata:


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