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nziani maltrattati e legati per ore al letto nell’ospizio di San Camillo a Predappio, nel Forlivese. Un prete di 60 anni, gestore della struttura, e una sua collaboratrice sono stati sospesi dall’esercizio del pubblico servizio.
ANZIANI LEGATI PER ORE
Il direttore della struttura religiosa socio- assistenziale e la sua collaboratrice sono ritenuti responsabili del reato di maltrattamenti nei confronti degli anziani pazienti della struttura. Le indagini – condotte dalla Squadra Mobile di Forlì e dal Servizio Centrale operativo – hanno portato alla luce le tante violenze subite. Legati per ore ai polsi, alle caviglie o all’addome ai letti o alle sedie. Le sevizie che si consumavano quotidianamente nella struttura del Forlivese ( una delle 13 sedi in Italia della Fondazione Opera San Camillo) sarebbero state giustificate come un tentativo di sopperire alla carenza di personale specializzato all’assistenza socio-sanitaria.
LE INDAGINI
Le indagini – durate circa 10 mesi – sono partite dopo la denuncia di una collaboratrice dell’ospizio. Più volte la donna aveva provato a parlare al direttore di quei “trattamenti inumani” quando i pazienti scongiuravano di non essere legati. Alla denuncia sono seguite le prove di quei maltrattamenti e gli approfondimenti da parte dei poliziotti attraverso l’uso di telecamere che hanno confermato l’orrore.
Gli anziani saranno presi in cura dai servizi sanitari in grado di capire quanto siano gravi i danni subiti a causa dei maltrattamenti.
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