Torniamo al presente :
I
l 20 Dicembre 2010, l’Eurolink aveva consegnato il progetto definitivo alla Società Stretto di Messina S.p.A., venne approvato dalla stessa il 29 luglio 2011. Quando sembrava tutto pronto per l’inizio dei lavori, chi intervenne? Il CIPE che non lo approvo’, visto che mancava l’accordo tra la Societa’ contraente e la Societa’ concessionaria. Cosi’ si fecero scadere i termini, bisognava siglarlo entro il 1 Marzo 2013, un classico per la burocrazia italiana
Per farla breve il contratto di appalto perse la sua efficacia, unitamente ai tanti soldini che erano stati spesi per tutti i lavori che erano stati compiuti sia in Sicilia che in Calabria a partire dal 2009.
E non finisce qui’:
la Eurolink, ha citato in giudizio la Societa’ Stretto di Messina SpA, nata 35 anni fa e messa in liquidazione nel 2013, chiedendo un risarcimento iniziale di 45 milioni di euro, come acconto su una parcella di 790 milioni di euro dovuta per penalita’ contrattuali: la prima udienza si e’ tenuta nel Novembre 2015;
E’ lecito chiedersi quanto e’ costato sino ad oggi tutto il pacchetto del Ponte che non c’e’: udite udite, un miliardo di Euro, sarebbero potuti servire per risolvere tanti problemi, compreso quello occupazionale, purtroppo i soldi sono come sempre “gestiti” e buttati ai 4 venti nella maniera piu’ sbagliata.
Altra domanda :
Se i soldi per i terremotati ci sono, quelli per la costruzione del Ponte, per aiutare le Banche in difficolta’ e delle Pensioni pure, c’e’ da chiedersi…… siamo ricchi? Se no, qualcosa non quadra.
COLLEGATA:
La possibile quanto improbabile costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, a detta degli “esperti” in politica, potrebbe creare migliaia di…