Il PM di Agrigento domani a Roma ascolterà i funzionari del Viminale, Salvini: “Interroghino me”
Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio arriverà a Roma, domani, per raccogliere le dichiarazioni di alcuni funzionari del ministero dell’Interno nell’ambito dell’inchiesta sul trattenimento di 150 migranti a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera, ferma già da quattro giorni nel porto di Catania.
La procura di Agrigento procede per sequestro di persona e arresto illegale. Ipotesi di reato che, ha avvertito da subito la procura, potrebbero essere modificate in base a valutazioni normative ancora in evoluzione, vista la complessità del caso.
La procura, riferisce laRepubblica, potrebbe contestare anche l’abuso d’uffico o il sequestro di persona a scopo di coazione, introdotto a marzo nel codice penale. L’inchiesta è finalizzata ad accertare se sia legittima o meno la privazione della libertà personale dei profughi in assenza di provvedimenti della magistratura. Se, come ipotizza la Procura, è stato commesso un reato, i magistrati dovranno individuare i responsabili della violazione risalendo nella catena di comando a chi ha impedito lo sbarco.
Intanto a distanza Salvini continua a sfidare la Magistratura. Dopo le parole di ieri con le quali si era fatto scudo con il popolo (La gente è con me), in un’intervista rilasciata in un programma Rai si sarebbe rivolto direttamente al pm Patronaggio: “Interrogasse me, non andasse a chiedere lumi a dei funzionari”.
Non è da escludere che, una volta aver parlato con i funzionari, la procura si concentri proprio su di lui.
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