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recisiamo sin da subito: siamo appena alla seconda giornata di ritorno, il campionato cadetto è ancora apertissimo, e se ci sono delle lepri, queste sono il sorprendente Crotone, primo in classifica a quota 51 punti, e la corazzata Cagliari, l’autentica “Ferrari” del campionato, per usare un termine molto caro al ragioniere Sebastiani, che non sta tradendo di certo le aspettative riposte alla vigilia sul suo conto: i sardi sono secondi in classifica con 49 punti nel proprio carniere.
E il Pescara? La squadra di Massimo Oddo, reduce da sei successi di fila, e dalla debordante vittoria di Perugia, si è momentaneamente issata al terzo posto, eccellente posizione, a quota 43 punti. La promozione diretta dista 6 lunghezze, e considerando che gli scontri diretti contro le due corazzate del campionato saranno giocati fuori casa, la promozione diretta in A, senza passare per le forche caudine dei play-off, fatali l’anno scorso alla squadra di Massima Oddo, sembra un traguardo non proprio imminente, anche se non impossibile.
Ma a Pescara c’è grandissimo entusiasmo, e lo stesso mister Massimo Oddo, il quale è stato ospite del prestigioso salotto della trasmissione “tiki taka”, alla vigilia del match contro gli umbri aveva detto: “Se battiamo il Perugia, il Pescara andrà in serie A.” Un’affermazione netta e decisa, da parte di un mister che incarna alla perfeziona l’anima di una piazza che ha sempre fatto dell’ostentazione dei propri mezzi, il suo marchio di fabbrica. “Carpe diem”, recita un motto latino, ed ecco che in molti, dagli addetti ai lavori ai semplici simpatizzanti, non stanno perdendo l’occasione per cavalcare l’onda dell’entusiasmo, salendo sul carro dei presunti, è proprio il caso di dirlo, vincitori. Presunti, perché nessuno ha vinto ancora niente. Anche chi ha sempre criticato questa società per la sua gestione, come d’incanto, ne sta cominciando a decantare le gesta. Miracoli dello sport.
Qualcuno “rispolvera” dei filmati con dei format piuttosto vintage e non proprio originali, invitando la tifoseria definita “occasionale” a recarsi in massa sabato allo stadio per sostenere i colori della propria squadra, usando un linguaggio folkloristico, praticamente autoctono. Anche questo è un modo per fare comunicazione, e, come molti si augurano, un metodo per riportare la gente allo stadio. A proposito, il pubblico pescarese, almeno nelle ultime uscite casalinghe, non ha risposto in maniera soddisfacente al richiamo dei propri beniamini. Che con il Bari sia la volta buona? Molto dipenderà anche da quanti supporters arriveranno dalla Puglia. Non è escluso che a loro possa essere riservato l’intero settore ospiti: la Curva Sud. Per il resto, non ci rimane che augurare a tutti una buona passeggiata sul carro dei presunti vincitori: ci auguriamo per i vecchi e i nuovi passeggeri, che il loro viaggio sia lungo… Avversari permettendo…
CHRISTIAN BARISANI
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