Per chi non fosse ancora convinto, ecco a voi l’Italia
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Punti Chiave Articolo
Italia in campo mercoledì alle 21.00 contro la Svizzera
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Come le notti magiche. All’Olimpico di Roma l’Italia di Mancini manda un messaggio chiaro a tutti. Il 3-0 contro la Turchia è l’esaltazione di una squadra che, pur non avendo magari il top player, insieme può davvero sognare.
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Il lucchetto difensivo
Dopotutto l’unione fa la forza. La stessa che accomuna da anni ormai la coppia Bonucci-Chiellini. Il loro lavoro ieri è stato impressionante, entrambi hanno giocato una partita perfetta. Chiaro, visti i pochissimi tentativi di avvicinarsi a Donnarumma da parte della Turchia, i due non sono stati molto impegnati ma in quelle poche circostanze gli interventi sono sempre stati puliti ed efficaci. Non è un caso che gli uomini di Gunes alla fine non siano riusciti a segnare. Un’immagine resta infatti sotto gli occhi di tutti: quando al 92′ Chiellini, sul 3-0 azzurro, esulta per aver deviato un tiro di Yilmaz diretto verso lo specchio della porta. Sono queste le scene che piacciono, che fanno capire quanto il gruppo sia cresciuto e la voglia di far bene in questo Europeo… dopotutto,  sognare non costa niente.
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Euro2020, l’occasione dei riscatti
La tematica e i punti interrogativi che hanno sempre accompagnato i nostri azzurri prima del debutto erano sull’attacco, sul bomber più che altro. Immobile o Belotti? Era sempre diventato questo il classico dilemma. Il problema forse era che nessuno dei due, nelle partite disputate per esempio in Nations League, riusciva a soddisfare e a segnare. Mancini però  la sua scelta l’aveva fatta da tempo, puntando tutto su Ciro Immobile che, dopo aver portato a casa la scarpa d’oro e aver fatto faville con la Lazio nel campionato italiano, è chiamato a un compito ancora più difficile: trasportare l’attacco dell’Italia. E ieri sera lo ha fatto molto bene. Tralasciando il gol, analizziamo l’assist a Insigne: una palla precisa e data coi tempi giusti per la rete che ha poi chiuso la partita. Perché, ricordiamo, l’attaccante deve segnare, ma non deve saper fare solo quello.
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Le scelte determinanti
Sarà un caso o no, ma gli unici veri ballottaggi che Mancini ha sempre avuto(anche prima dell’inizio degli Europei) sulla formazione riguardavano il terzino sinistro, con il classico ballottaggio tra Spinazzola ed Emerson, e l’esterno destro, col duello Berardi-Chiesa. Il c.t. alla fine ha scelto di affidarsi al terzino della Roma e all’esterno del Sassuolo. Risultato? Sono stati i due migliori in campo. Ed è qui che si intravede anche la qualità di mister Mancini, nell’aver saputo attendere due giocatori che fino a due anni fa non erano titolari.  Selezionare loro per il debutto di Euro2020 non sarà stato facile ma alla fine la scelta è stata ripagata senza dubbio. Sono loro i titolari dell’Italia e lo sono meritatamente.
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Sognare si può, è facile
E adesso? Beh, il percorso azzurro è appena iniziato. L’Italia si gode la vittoria contro la Turchia, ma già da oggi bisogna guardare avanti. C’è la Svizzera, altra avversaria difficile da affrontare ma i nostri giocatori li abbiamo visti. Con questa intensità non c’è n’è per nessuno, forse neanche per chi quell’Europeo punta a vincerlo. Magari, dopo ieri, anche qualcuno che inizialmente era scettico ha messo dentro pure noi come possibili vincitori. Sembra davvero così impossibile? Chiaro non bisogna montarsi la testa, ma è sotto gli occhi di tutti che con questa idea di calcio, data dal nostro c.t., gli azzurri se la giocheranno con tutti fino alla fine. E chissà che un pensierino per Wembley magari nella testa di qualcuno non sia già arrivato.