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Castellammare di Stabia

Pasta con cipolle rosse e acciughe: un piatto all’insegna del sapore

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Il piatto che vi propongo oggi è un connubio delicato di sapori profumati e delicati derivanti dall’unione della cipolla con la sua dolcezza e la sapidità delle acciughe rafforzata dai capperi conosciuto come: Pasta con cipolle rosse e acciughe. Un piatto saporito che nasce all’insegna del sapore e della semplicità.

La base di partenza è il classico Pasta e Acciughe che, come si sa, è già di per se un piatto vincente, ma con la mia ricetta vi porterò anche oltre dal momento che, alle cipolle (rosse di tropea se ne avrete) e alle acciughe, aggiungeremo un trito di olive e capperi, una cremina di ricotta dura e poi, per finire, una bella spolverata di buonissimo pangrattato. Una vera prelibatezza!

M

a ora mettiamoci ai fornelli e prepariamo la nostra Pasta con cipolle rosse e acciughe. Poi magari mi farete sapere se vi sarà piaciuta.

INGREDIENTI
(per 4 persone)

400 g di fusilli o comunque pasta di semola (di grano duro)
8 filetti di alice sott’olio (o salate)
4 alici salate (che dissalerete)
300 g di cipolle rosse di tropea (ma se non le trovate vanno bene anche bianche)
40 grammi ricotta dura.
200 gr di olive disossate (bianche o nere secondo vs gusto)
20 gr di capperi
50 gr di pan grattato
8 rametti di prezzemolo
2 cucchiai di olio EVO (extravergine di oliva)
Pepe nero macinato al momento q.b.
Sale q.b.
Erba aromatica q.b.

PREPARAZIONE

  1. Scolate le alici e tamponatele con carta da cucina (o dissalatele e deliscatele se avrete preferito quelle salate), quindi spezzettatele grossolanamente.
  2. Pelate le cipolle eliminando la parte esterna, tagliatene una parte a fettine sottili e altra a pezzi che triterete nel frullatore molto finemente, fino quasi ad ottenere una crema.
  3. Lavate bene il prezzemolo, selezionate le foglie migliori e tritatele finemente con la mezzaluna su un tagliere.
  4. Mettete sul fuoco una pentola piena d’acqua e mettete a bollire.
  5. Preparate un trito con i capperi, parte delle olive (un 50/70 gr) e magari qualche erba aromatica a vostro gusto.
  6. Intanto mettete su un’altra fiamma una padella con 3 cucchiai l’olio, le acciughe, la crema di cipolle e quelle solo tagliate a fettine sottili.
  7. Fate cuocere a fiamma vivace per un minuto e poi abbassatela tenendo d’occhio le acciughe (controllando che si sciolgano bene magari aiutatevi con un cucchiaio) e le cipolle che devono cuocersi lentamente senza bruciarsi (all’occorrenza aggiungete un paio di cucchiai d’acqua bollente dalla pentola per cuocere la pasta).
  8. Fate cuocere, lentamente, per massimo dieci minuti controllando sempre che le cipolle siano belle morbide ed aggiungete subito il pepe, metà della ricotta, il trito e, se sentirete che ci va, appena un pizzico di sale (non abbondate perché le acciughe e la ricotta ed i capperi daranno già il loro apporto. Assaggiate e magari aggiungete giusto quel tanto che basta per bilanciare il dolce della cipolla, se si sentisse troppo).
  9. Spegnete e aggiungete una manciata di prezzemolo tritato.
  10. Nel frattempo, quando l’acqua per la pasta avrà raggiunto il bollore versateci, la pasta (senza però mettere sale nell’acqua perché ci penserà il sugo a dare la giusta dose di sapidità) mentre, in un pentolino antiaderente, versate il pangrattato e fatelo tostare a fuoco medio per un paio di minuti girandolo spesso.
  11. Quando la pasta sarà quasi a cottura, prelevate un mezzo mestolo della sua acqua e versatelo nella padella con il condimento e riaccendete il fuoco.
  12. Scolate la pasta e versatela nella padella con il condimento ed aggiungendo il resto della ricotta (se necessitasse anche qualche cucchiaio d’acqua con l’amido della pasta).
  13. Girate bene il tutto finché non darete vita a una cremina deliziosa.
  14. Fate amalgamare e servite immediatamente decorando con prezzemolo tritato, un filo d’olio a crudo ed una spolverata di pangrattato tostato come se fosse formaggio

NOTA FINALE: in tavola metterete a disposizione anche un contenitore con il restante delle olive e qualche acciuga dissalata e deliscata.

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Cristina Adriana Botis / Redazione


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