PAGELLE LIVERPOOL-INTER – Si conclude 1-0 in favore dei nerazzurri la sfida di Anfield. Skriniar è un muro. Lautaro fa un capolavoro. La difesa del Liverpool comanda, ma quella dell’Inter non è da meno. Ma i nerazzurri devono crescere: i cambi non sono all’altezza.
Pagelle Liverpool-Inter
Pagelle Liverpool-Inter. Un’Inter stoica, ma anche, in parte, sottotono. Ha l’occasione e la sfrutta. Vince 1-0, ma non basta. È il Liverpool a qualificarsi al turno successivo. Tra i nerazzurri giocano bene tutti i titolari. Solo una follia di Sanchez costa un’insufficienza. E i subentrati? Tutti male. Ecco le pagelle Liverpool-Inter.
Liverpool
Alisson 6: partita quasi da spettatore. L’Inter ha poche occasioni. Il tiro di Lautaro è imparabile.
Alexander-Arnold 7: che sfida con Perisic! Nel primo tempo lo perde troppo spesso, ma Perisic non incide. Lentamente, prende le misure e inizia a spargere il panico tra ottimi interventi difensivi e una fantastica esplosività .
Matip 7: Sanchez gli sfugge, ma difende con grande sicurezza e non perde mai le distanze. Recupera bene e copre quando serve. La traversa che ha colpito grida ancora vendetta.
Van Dijk 6,5: vale lo stesso discorso anche per il centrale. Mezzo voto in meno perché non esce in tempo su Lautaro.
Robertson 6,5: ma come batte bene i cross. I difensori nerazzurri sono attenti, ma è sempre pericoloso. Con Darmian, inoltre, ha vita più semplice in difesa.
Jones 5: il peggiore del Liverpool. Gioca con la paura e i centrocampisti nerazzurri lo hanno assediato. Sbaglia l’ultimo passaggio praticamente sempre. (dal 65’ Keita 6: aiuta la squadra nel possesso finale)
Fabinho 6: così così. A tratti è indomabile, in altri invece perde palla facilmente. Rischia il giallo per due falli consecutivi e relative proteste.
Alcantara 6: parte bene e si spegne alla lunga. Fuori tempo su Brozovic, che riesce sempre a liberarsi. Esce stremato alla ripresa.
Salah 7: parte in sordina. Bastoni lo tiene bene. Prima dell’1-0 dell’Inter prende un palo con un tiro a porta vuota. Poi si accende ed è imprendibile. Colpisce un altro palo nel finale.
Diogo Jota 5,5: spento, assente, poco incisivo. Una partita poco brillante la sua. De Vrij e Skriniar lo bloccano. (dall’83’ Dìaz SV)
Mané 5,5: va a intermittenza. 75’ minuti di vuoto, poi una palla geniale per Salah, che colpisce il palo.
Allenatore: Klopp 6: gioca pensando che l’Inter fosse arrendevole. Sbagliato. I nerazzurri non si arrendono e giocano con attenzione. Bene nel finale, il Liverpool, la sfanga con l’esperienza.
Inter
Handanovic 6: non commette errori, questo è vero. Però non compie neanche grandi parate, anzi respinge pericolosamente su Salah, che prende il palo.
Skriniar 7,5: monumentale. Il migliore in campo. Anche per l’UEFA. Una prestazione gigantesca che rimpicciolisce un fenomeno del calibro di Mané. Una delle migliori partite da quando è nerazzurro. Peccato che non sia valsa la qualificazione.
De Vrij 6,5: primo tempo di spessore. Annulla Jota e gestisce con sicurezza. Qualche problema fisico lo costringe all’out a fine primo tempo. (dal 46’ D’Ambrosio 6: fa il suo con diligenza e professionalità , in una serata difficilissima)
Bastoni 6: primi 45’ minuti di alto livello, poi cala. O, meglio, è Salah ad aumentare i giri. Poco da fare contro campioni del genere. Ma i margini di crescita sono impressionanti.
Dumfries 6,5: molto bene anche lui nel primo tempo. Corre, dribbla e si procura falli importanti. Nel secondo tempo si eclissa. (dal 75’ Darmian 5,5: ha sempre dimostrato tanto da quando veste questa maglia. Ma c’è da dire che entra in campo con la paura addosso. È impreciso, sbaglia tanto. Serviva di più.)
Vidal 6: se avessimo dovuto dare un voto su 88 minuti, allora sarebbe stato decisamente più basso. Lento, compassato e spesso impreciso. Poi salva il risultato con un intervento monumentale sulla linea. Se l’Inter può vantare di aver vinto ad Anfield, è anche merito suo.
Brozovic 7: è il faro dell’Inter. Se non fosse per quei piccoli errori, ma decisivi per il ruolo che fa, sarebbe un giocatore tra i migliori al mondo. Può ancora crescere. Ma ad oggi, è il giocatore imprescindibile di questa squadra. Peccato per l’infortunio. Si spera nulla di grave. (dal 75’ Gagliardini 5,5: stesso discorso fatto per Darmian. Ha sempre messo l’anima, ma oggi ci voleva quel pizzico di tecnica in più)
Calhanoglu 7: è arrivato dal Milan quest’estate come sostituto di Eriksen. Non facile. Eppure si è preso la scena anche questa sera con una prestazione di alto livello. Personalità su personalità . (dall’83’ Vecino SV)
Perisic 6,5: tanta corsa e spinta per l’unico campione d’Europa nerazzurro. Una sfida stupenda con Alexander-Arnold, che però con il passare dei minuti prende le misure del croato e lo ingabbia.
Sanchez 4: i primi 70 minuti sono da 7 in pagella. Palloni recuperati, cambi di gioco, personalità , assist a Lautaro, foga agonistica. Tanta. Troppa. Il doppio giallo (per due falli identici, per giunta) pesa come un macigno sulla partita. Un’ingenuità colossale per un giocatore di tale esperienza.
Lautaro Martinez 7: il Toro torna a colpire un anno dopo anche in Champions League. E lo fa con un gol di superlativa bellezza. In una partita in cui fa bene quasi tutto. Poi resta solo in reparto e si eclissa (dal 75’ Correa 4,5: non pervenuto. Pessimo impatto sulla partita)
Allenatore: Inzaghi 4: è la partita più importante della carriera. Il giorno prima nessuno avrebbe scommesso un euro. Ma al 60’ è in vantaggio. Basta un gol e si va i supplementari. Poi sbaglia di tutto. Ha sempre cambiato gli ammoniti e Sanchez lo era. Decide di non farlo. Risultato? Espulso. I suoi cambi parlano chiaro: chiudersi e cercare uno spiraglio per far gol. Ma lo spiraglio non c’è, anche perché, tutto sommato, al Liverpool bastava non prendere due gol. Il perché non abbia messo Dzeko resta un mistero.
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