<em>Israele prepara un’operazione militare a Rafah, ritirando le truppe da Khan Yunis.Questo movimento spontaneo di persone faciliterà l’evacuazione dei civili che rimarranno nella città -valico.
Il cambio di strategia è stato approvato a tutti i livelli della catena di comando, mentre si nega che la pressione esterna abbia influenzato la decisione.
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Israele prepara l’assalto a Rafah
Dopo un lungo periodo di scontri violenti a Khan Yunis, l’esercito israeliano ha deciso di ritirare la maggior parte delle truppe da questa zona.Tre brigate della 98ª divisione hanno lasciato la città meridionale della Striscia, lasciando sul campo i militari della brigata Nahal.
Questi ultimi avranno il compito di proteggere il corridoio Netzarim, che attraversa Gaza dall’area di Beeri, nel Sud di Israele, fino alla costa della Striscia.Questo corridoio consente ai militari di effettuare incursioni nel Nord e nel centro di Gaza, controllare il transito verso la parte settentrionale della Striscia e permette alle organizzazioni umanitarie di fornire aiuti direttamente nel Nord di Gaza.
Successivamente, Israele ha ritirato tutte le truppe combattenti di terra dal Sud della Striscia, aprendo la strada a Rafah.Dopo il ritiro della Divisione 98 da Khan Yunis, i primi sfollati palestinesi hanno iniziato a fare ritorno dall’estremo Sud dell’enclave, dove erano stati confinati per quattro mesi.
In previsione di un’imminente massiccia operazione militare a Rafah, approvata a tutti i livelli della catena di comando e pronta per essere lanciata, questo movimento spontaneo di persone faciliterà l’evacuazione dei civili che rimarranno nella città -valico.Ufficiali di Tsahal negano che il cambio di strategia sia stato determinato dalla pressione degli Stati Uniti o dall’onda d’urto del disastroso errore che ha causato l’uccisione di sette operatori umanitari la settimana precedente.
Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha chiarito che il ritiro delle truppe da Khan Yunis è avvenuto quando Hamas ha cessato di esistere come struttura militare nella città .
**Approfondimento sull’Operazione a Rafah e le Implicazioni Umanitarie**
L’operazione militare a Rafah, approvata a tutti i livelli della catena di comando, è pronta per essere lanciata.Questo movimento spontaneo di persone faciliterà l’evacuazione dei civili che rimarranno nella città -valico.
Funzionari dell’esercito negano che la pressione degli Stati Uniti o l’errore che ha causato l’uccisione di sette operatori umanitari abbiano determinato il cambio di strategia.Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha chiarito che il ritiro delle truppe da Khan Yunis è avvenuto quando Hamas ha cessato di esistere come struttura militare nella città .
**Considerazioni sull’Impatto Umanitario e le Implicazioni Politiche**
La situazione in corso richiede una valutazione attenta delle implicazioni umanitarie e politiche.
La costante evoluzione degli eventi in questa regione complessa richiede un approccio equilibrato e una comprensione approfondita delle dinamiche in gioco.La soluzione a lungo termine per questa situazione richiede un impegno chiaro verso la pace e la stabilità , tenendo conto delle esigenze umanitarie e dei diritti delle persone coinvolte.