Nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Ciro Gargiulo, le autorità hanno compiuto un’operazione antidroga nei Monti Lattari, rivelando 33 kg di marijuana nascosti vicino al luogo del crimine.Questo sottolinea il coinvolgimento diffuso della famiglia Gargiulo nel traffico di droga.
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lteriori dettagli sull’organizzazione criminale sono oggetto di indagine in corso.
Operazione antidroga nei Monti Lattari: 33 chilogrammi di marijuana sequestrati dopo l’omicidio del boss Ciro Gargiulo
I Carabinieri della stazione locale, uniti ai militari della compagnia di Castellammare di Stabia, hanno effettuato una dettagliata ispezione in via San Giorgio a Casola di Napoli, il luogo in cui è stato assassinato il boss Ciro Gargiulo, noto come “o’ biondo”, lo scorso 19 febbraio.Durante la perquisizione, sono stati rinvenuti e confiscati 33 chili di marijuana di provenienza sconosciuta, nascosti in due borsoni tra i rovi lungo le sponde di un corso d’acqua.
L’area è abitata interamente dalla famiglia di Gargiulo, tutti coinvolti nel traffico di droga.Le indagini sono ancora in corso per smascherare ulteriori dettagli sull’organizzazione criminale.
Nel frattempo, la notte scorsa, i Carabinieri della sezione radiomobile hanno arrestato Antonio Russo, 20 anni, residente a Castellammare, per detenzione di sostanze stupefacenti con l’intento di spaccio.Russo, già sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, è stato trovato in possesso di 30 grammi di marijuana e hashish, già suddivisi in dosi.
Inoltre, nelle sue tasche sono stati rinvenuti 1.400 euro, considerati provento del reato.L’arrestato è attualmente in attesa di giudizio.