11.5 C
Castellammare di Stabia

Neo papà voleva dare al figlio il nome del nonno ma…

LEGGI ANCHE

A Mariglianella, nel Napoletano un neo papà voleva, come da tradizione, che il figlio portasse il nome del nonno paterno; moglie e suocera si sono opposte e lui ha incendiato il furgone della nonna dando: terno per il lotto.

Neo papà voleva dare al figlio il nome del nonno ma…

Il nome del bambino è una scelta importante per i genitori, poiché rappresenta una parte significativa dell’identità del bambino. Tuttavia, scegliere il nome per il proprio figlio può anche essere un processo complesso e talvolta controverso.

Cosa prevede la legge

In primo luogo, è importante seguire le regole stabilite dalla legge per quanto riguarda i nomi consentiti. Importante ricordare, ad esempio, che  è possibile scegliere qualsiasi nome, anche straniero, ma deve essere scritto con le lettere dell’alfabeto italiano comprese, X, Y, W, J e K, e non sono ammessi altri caratteri.

Usi e costumi

Inoltre, i genitori devono considerare anche la cultura, le passioni, i ricordi e le aspettative come fattori importanti nella scelta del nome del bambino. Incluse le tradizioni:

“Scegliere il nome da dare al bambino in arrivo vuol dire confrontarsi con tanti fattori: la cultura dei genitori, le loro passioni, i ricordi, le aspettative”.

A volte, tuttavia, la scelta del nome può diventare una questione controversa, soprattutto se i genitori non sono d’accordo sul nome da dare al bambino.

In questi casi, la legge prevede che i genitori possono risolvere la questione in tribunale.

Un punto fermo è e resta che “l’Anagrafe non può vietare un nome pur che si attenga alle disposizioni del comma 4 dell’articolo 34 del D.P.R. 396/2000 che recita:

“È vietato imporre al bambino lo stesso nome del padre vivente, di un fratello o di una sorella viventi, un cognome come nome, nomi ridicoli o vergognosi”.

Conclusione

In generale, la scelta del nome per un bambino è una questione personale e significativa per i genitori.

È importante seguire le regole stabilite dalla legge e tenere conto dei fattori culturali, personali e emotivi nella scelta del nome.

Tuttavia, in caso di disaccordo, la legge fornisce un meccanismo per risolvere la questione:

In generale, la legge stabilisce che entrambi i genitori hanno il diritto di dare un nome al loro bambino.
Tuttavia, se i genitori non riescono a trovare un accordo su un nome, la decisione finale spetta al giudice.
Il giudice terrà conto dei migliori interessi del bambino e potrebbe prendere in considerazione fattori come la tradizione familiare, la pronuncia del nome e la sua facilità di scrittura e lettura.
In alcuni casi, il giudice può decidere di assegnare un nome temporaneo al bambino fino a quando i genitori non raggiungono un accordo definitivo.

La lite trasformata in numeri al lotto

L’episodio in poche ore ha fatto il giro della piccola cittadina del nolano e c’è chi ha trasformato la vicenda in una corsa al lotto con i numeri della smorfia napoletana, tentando la sorte con un terno: 9 (il figlio), 80 (il litigio con le donne) e 64 (il fuoco).


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Come vivere e convivere con l’Alzheimer: consigli pratici per affrontare la malattia

Scopri come convivere con l'Alzheimer con strategie pratiche e consigli utili per migliorare la qualità della vita del paziente e di chi lo assiste. Come...
Pubblicita

Ti potrebbe interessare