La Nazionale di Mister Mancini deve sfruttare l’Europeo per far dimenticare ai tifosi la grande delusione della gestione Ventura
A
circa 3 anni dalla disfatta degli azzurri che costò la partecipazione al mondiale, la nazionale è chiamata ad una prova che dimostri gli effettivi progressi maturati dalla squadra da quel momento in poi
Ad assumersi questa grande responsabilità è stato Roberto Mancini, il quale reduce dall’esperienza in Russia allo Zenit di San Pietroburgo decide di sposare la causa azzurra e di farsi portavoce di un ricambio generazionale che i tifosi aspettavano già da tempo.
Sotto la guida del tecnico marchigiano faranno il loro esordio in maglia azzurra giocatori del calibro di Barella, Sensi e Kean le cui gesta erano già note a livello nazionale; Mancini decide inoltre di portare in gruppo anche giocatori ancora sconosciuti al grande pubblico come Tonali e Zaniolo, scommettendo per primo su talenti divenuti parte del futuro del calcio italiano e della nazionale stessa
L’edizione di quest’anno del campionato europeo presenta avversari ostici come le solite Spagna e Francia e alcune potenziali sorprese come Belgio e Polonia, che potrebbero affermarsi tra le grandi e fare il colpaccio. L’Italia parte più indietro rispetto a queste squadre, ma una specialità degli azzurri è stata sempre quella di partire sfavoriti e di stupire tutti.
Il lavoro di Mancini ha permesso la nascita di un gruppo unito, la valorizzazione di talenti nostrani e l’abbinamento di risultati e un gioco ben espresso; l’Europeo, il cui inizio è previsto l’11 giugno con la gara tra Italia e Turchia, può essere l’occasione giusta per la nazionale di lasciarsi alle spalle la disfatta contro la Svezia e di riaccendere la passione calcistica nei cuori degli italiani.
Nazionale: l’Europeo come scenario per la rinascita degli azzurri/Antonio Cascone/redazione
Foto: Nazionale Italiana di Calcio (@azzurri) Foto e video di Instagram