Alla base potrebbe esserci la compravendita dei voti
Durante il comizio elettorale tenuto, nella serata di ieri, a Qualiano, dal candidato sindaco De Leonardis si è verificata una sparatoria che sembrerebbe avere tutte le sembianze di una intimidazione camorristica. Una sparatoria che solo per caso non si è tramutata in tragedia.
Piazza Rosselli era infatti piena di “supporters” dell’esponente di centro destra. Per fortuna nessuno si è accorto di nulla e sono state evitate scene di panico. I carabinieri sono intervenuti subito sul posto e hanno messo in sicurezza la zona. Secondo i militari dell’arma i banditi volevano intimidire i commercianti della cittadina per intimarli a pagare la rata estiva. Il comizio elettorale non centrerebbe quindi nulla, forse solo un pretesto per fare “rumore”. Gli uomini del capitano De Lise hanno circondato la piazza e acquisito le telecamere di video sorveglianza della zona.
Da non sottovalutare, però, l’ipotesi della compravendita dei voti in occasione del ballottaggio elettorale. Infatti, solo dieci giorni fa il blitz dei carabinieri svelava il ‘mercato’ del voto di Qualiano. Un candidato consigliere comunale fu sorpreso dagli investigatori mentre consegnava biglietti per una “consumazione da bar” gratuita in un vicino bar del valore di 10 euro. Il candidato e un rappresentate della stessa lista vennero denunciati per turbativa delle operazioni di voto nelle sezioni elettorali. Poco prima, l’irruzione dei carabineri nel rione popolare costituito dalle palazzine-dormitorio di via Di Vittorio. Il sospetto: compravendita di voti, prezzi che oscillavano da 30 a 50 euro. Tra i personaggi nel mirino degli inquirenti, un pregiudicato che aveva con sé materiale relativo allo schieramento del candidato di centrosinistra.
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