Napoli, il reparto di ortopedia del San Giovanni Bosco a rischio chiusura: l’appello dei Verdi tramite il consigliere Regionale Borrelli
“Il reparto di ortopedia e traumatologia del San Giovanni Bosco rischia il blocco totale per mancanza di mezzi e personale anche se, al momento, si opera ancora, in piena emergenza, usando letti operatori di altre strutture, come è capitato nel caso degli interventi fatti per ridurre le fratture al Carabiniere investito e poi morto nei giorni scorsi”.
A lanciare l’allarme il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, sottolineando che “è assurdo penalizzare un reparto che, nonostante le difficoltà, è riuscito a garantire il raggiungimento di obiettivi fissati a livello nazionale, tra cui l’80% di fratture del collo femore operate nelle 48 ore, l’abbassamento della degenza media e l’elevato indice di occupazione dei posti letto”.
“L’unità operativa è stata aperta nel settembre del 2012 avendo verificato che il 40% degli accessi al pronto soccorso erano di natura ortotraumatologica” ha ricordato Borrelli sottolineando che “il reparto fu aperto nonostante la presenza di soli tre medici in attesa del trasferimento di altro personale da altri ospedali e dotandolo di attrezzature obsolete prese dall’ospedale S. Gennaro”.
“Nonostante le innegabili difficoltà, si è riusciti a portare avanti una media di 350/400 interventi l’anno di media e alta complessità, ma la mancanza di personale ha garantito l’assistenza in pronto soccorso solo dalle 8 alle 20 dei giorni feriali e nel periodo estivo dalle 8 alle 14” ha continuato Borrelli sottolineando che “nonostante le ripetute richieste di acquisto di strumentazioni, quasi nessuna delle richieste è stata accolta e addirittura nel periodo estivo non ci sono placche e viti per la cura delle fratture a sufficienza”.
“Per assurdo, poi, nelle spese previste per il 2017 – 2018, non ci sono materiali richiesti dal responsabile del reparto, il dottor Salvatore Pagliuca, e comunque è prevista una spesa di soli 115.000 euro che non bastano per comprare quel letto operatorio che è necessario per garantire le operazioni” ha aggiunto Borrelli sottolineando che “la somma impegnata è davvero minima se si considera che, per il reparto di oculistica, che non ha posti letto e non svolge attività di pronto soccorso, è stata prevista una spesa di circa 590.000 euro”.
“Da tutto questo si evince che siamo di fronte a una vicenda assurda e paradossale sulla quale va fatta chiarezza e, per questo motivo, ho preparato un’interrogazione consiliare” ha concluso Borrelli.
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