L
’aumento del costo dei permessi di sosta per residenti non è piaciuto ai residenti napoletani, che hanno fatto sentire la propria voce tramite una petizione che ha raccolto quasi 2000 dissensi.
Questo il dettaglio:
Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari e del Comitato per il trasporto pubblico, si dichiara ampiamente soddisfatto per il risultato raggiunto dalla petizione online promossa sul sito https://www.change.org/p/comune-di-napoli-un-netto-e-deciso-no-alla-stangata-sul-costo-dei-permessi-di-sosta-per-i-residenti contro la stangata sul costo dei permessi per la sosta dei residenti a Napoli, in attesa che sulla vicenda si pronunci anche la magistratura.
” Ben 1.920 sono stati i no agli aumenti disposti in base alla delibera n. 132 del 15 marzo 2015, assunta dalla Giunta Municipale di Napoli, delibera con la quale si è preso atto del piano strategico di risanamento stabile e rilancio dell’ANM, redatto dall’Amministratore Unico, che, per i permessi di sosta per i residenti nel capoluogo partenopeo, prevede tariffe annuali che, ad eccezione che per i redditi ISEE più bassi, per i quali l’importo resta fissato in 10 euro, variano da un minimo di 25 euro a un massimo di 150 euro all’anno, in base a fasce di reddito via via crescenti “.
” Ritengo – sottolinea Capodanno – che la maggior parte dei firmatari siano da ricercare tra i circa ottomila napoletani che non hanno inteso rinnovare, per il corrente anno, o, per meglio dire, per gli ultimi due mesi del 2017, tale permesso, dimezzando di fatto i taglianti emessi nel 2016, che furono circa 16mila. Resta da capire dove parcheggeranno l’autovettura coloro che non hanno rinnovato il permesso di sosta. Va anche considerato il possibile incremento del fenomeno dell’evasione, determinato, presumibilmente, dall’impossibilità per molti di sostenere costi così elevati, permanendo peraltro le carenze nei controlli. Fenomeno quello dell’evasione per stroncare il quale è auspicabile che vengano messe in campo tutte le iniziative del caso, sia aumentando il numero di persone addette al controllo, che allo stato risulterebbero insufficienti, sia mettendo in campo ulteriori strumenti utili “.
” Quanto al calcolo semplicistico della maggiore possibilità, per coloro che hanno rinnovato il tagliando, di poter trovare posto, tenendo conto del fatto che a fronte di 8mila abbonati, allo stato, ci sono circa 23mila stalli disegnati in tutta la città – aggiunge Capodanno – va osservato che tale calcolo non tiene conto del fatto che gli abbonamenti vengono rilasciati per singole zone. Di conseguenza un calcolo attendibile di probabilità per parcheggiare la propria autovettura, per chi è in possesso del tagliando rinnovato, andrebbe fatto comparando gli abbonamenti rilasciati per ogni singola zona con il numero di stalli disegnati in tale area, dal momento che allo stato non è consentito per i possessori del tagliando di poter parcheggiare in altre zone, anche limitrofe, laddove non trovino posto nella zona a loro assegnata “.
” Non bisogna inoltre al riguardo dimenticare – puntualizza Capodanno – l’obbligo, allo stato ignorato, d’istituire nelle immediate vicinanze delle strisce blu, le cosiddette strisce bianche, vale a dire parcheggi liberi da balzelli, obbligo sancito dal comma 8 dell’art. 7 del Codice della strada, il quale, nel primo capoverso, recita: “Qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta ” “.
Comunicato Stampa
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