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Napoli, nasce la prima transnazionale con De Magistris e Varoufakis

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Il programma va contro le politiche di liberismo e austerità

La prima lista transnazionale nasce a Napoli per le politiche europee del 2019. Il nuovo percorso politico trova radici in un sodalizio tra DemA, il movimento presieduto dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, e l’ex ministro greco delle Finanze Yanis Varoufakis e fondatore del movimento Diem25 e altri rappresentanti di Polonia, Portogallo, Danimarca che stasera hanno presentato a Palazzo Venezia le prime linee di un programma contro le politiche di liberismo e austerità messe in atto dalla Francia di Macron e dalla Germania della Merkel.

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l primo punto fermo è che entro settembre sarà selezionato un candidato alla presidenza della Commissione Europea presentato in tutta Europa come portavoce della lista. Nel mese di maggio sarà delineato il programma condiviso, scritto e votato dagli iscritti alle varie forze politiche, per aprire la campagna elettorale nel mese di giugno in tutta Europa.

Yanis Varoufakis ha detto: “Siamo qui a Napoli a incamminarci su un percorso che mostrerà ai cittadini europei che c’è un’alternativa abbiamo deciso di presentare agli europei un unico programma. Oggi a Napoli questo treno di speranza parte lentamente con le porte aperte: l’appello è aperto a tutti gli europei progressisti”.
L’ex ministro greco parla, poi, del risultato delle ultime elezioni politiche svolte lo scorso 4 marzo: “Gli italiani hanno perso. Nessuno ha vinto le elezioni. La speranza nel futuro è a livelli minimi. Il Movimento Cinque Stelle ha messo insieme delle idee. Alcune interessanti altre contradditorie, il ‘diavolo’ si nasconde nell’implementazione di queste proposte, come nel caso del reddito garantito. Il problema dei Cinque Stelle è che non hanno una proposta serie e coerente sull’Europa”.

Poi, a prendere la parola è il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris: “E’ un movimento di liberazione europeo. E’ chiaro che il programma e i contenuti sono quelli propri di una sinistra che non c’è, che non è presente in modo significativo nelle poltiche di Bruxelles e Strasburgo. La scelta di Napoli non è casuale, per la prima volta un movimento transnazionale di liberazione europea parte da qui perché noi siamo stati un laboratorio di resistenza popolare e democrazia partecipativa un progetto sì europeo, ma di un’europa diversa che metta al centro le persone.  Due uomini del Mediterraneo che hanno vissuto sulla propria pelle e sui propri popoli che cosa significa la politica della Troika e del liberismo, delle oligarchie, delle tecnocrazie. Il popolo greco e il popolo napoletano uniti. Un riconoscimento per quello che Napoli ha fatto in questi anni come città ribelle”.

L’ex pm e presidente di DemA per il momento ha escluso una sua candidatura nella tornata europea: “L’unica cosa certa è che io sarò sindaco fino alla fine del mio mandato. Alle elezioni europee ci si può anche candidare facendo il sindaco ma non è un’ipotesi praticabile. Resterò in carica fino al 2021 ma dall’entusiamo che vedo ci saranno tante belle candidature in ogni caso farò campagna elettorale perché liberare l’Europa dal liberismo significa togliere le catene alla città di Napoli”.


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