I
calciatori del Napoli sommergono di reti la malcapitata Juventus, che veniva da 8 vittorie consecutive, meritandosi tutti voti altissimi.
Gli uomini di Spalletti si portano nel primo tempo sul 2 a 0 prima di subire la rete del 2 -1 ad opera di Di Maria che prova a tenere i suoi compagni in partita.
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Nel secondo tempo però il Napoli ha più fame, voglia, attenzione ed energie rispetto alla vecchia Signora (accezione non utilizzata a caso n.d.a.) e dilaga fino ad arrivare ad un pesante 5 – 1 con il quale si chiude la gara.
Tra i calciatori della Juventus in questa gara con il Napoli pochi meritano voti importanti: tra questi spicca Di Maria il migliore dei suoi.
Il Tabellino della gara
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (25′ st Olivera); Anguissa, Lobotka, Zielinski (34′ st Ndombelè); Politano (1′ st Elmas), Osimhen (34′ st Raspadori), Kvaratskhelia (44′ st Lozano).
A disp.: Marfella, Sirigu, Juan Jesus, Bereszynski, Ostigard, Demme, Zedadka, Simeone, Zerbin, Gaetano.
All.: Spalletti
Juventus (3-5-2): Szczesny; Danilo (28′ st Iling), Bremer, Alex Sandro; Chiesa, Mckennie, Locatelli (13′ st Paredes), Rabiot (38′ st Soulé), Kostic; Di Maria (28′ st Miretti), Milik (13′ st Kean).
A disp.: Pinsoglio, Perin, Gatti, Rugani, Fagioli.
All.: Allegri
Arbitro: Doveri
Marcatori: 14′ Osimhen (N), 39′ Kvaratskhelia (N), 42′ Di Maria (J), 10′ st Rrahmani (N), 20′ st Osimhen (N), 27′ st Elmas (N)
Ammoniti: Danilo (J)
Questi i voti agli azzurri dopo Napoli – Juventus:
MERET: 8 Voto altissimo e c’è una ragione ben precisa: la parata su fortuito tentato autogol da parte di Rrahmani ( stupendo riflesso in controtempo) proprio allo scadere della prima frazione, permette al Napoli di terminare il primo tempo in vantaggio e di attutire la forza d’urto juventina, immediatamente seguente al momentaneo 2-1 di Di Maria. Il resto è storia. Anche Alex, con le sue manone e il suo garbo, misto a una consapevolezza dei propri mezzi sempre più crescente, ha contribuito a scriverla e sarebbe anche ora riconoscergliene il merito.
La difesa azzurra
DI LORENZO: 7 Trasuda sicurezza, leadership e solidità da ogni lembo della pelle. Cresce in modo esponenziale soprattutto nella ripresa. Dominatore della sua fascia, che ara, al solito suo, con la classe che ormai gli è propria
KIM: 6.5 Lucido, sereno e preciso, tranne che in poche circostanze. Sfortunato nell’occasione del goal di Di Maria.
RRAHMANI: 6.5 Commette due errori gravissimi e potenzialmente mortiferi nel primo tempo. Il primo, quando regala letteralmente palla a Di Maria, che coglie una clamorosa traversa a Meret ormai battuto. Il secondo quando interviene maldestramente su un cross di Chiesa e chiama alla paratona il suo portiere, che, per fortuna sua, risponde da campione. Ha però un merito, enorme: fare il goal del 3-1. Che più di un goal è stata la vera sentenza alla partita: il momento esatto in cui la Juve ne è stata estromessa, senza più possibilità d’appello.
MARIO RUI: 6.5 Partita più di contenimento che di proposizione, che il buon Mario, da soldato sempre pronto e accorto, interpreta con l’ammirevole abnegazione di sempre. Nota di merito in occasione del quarto goal, quando va al recupero di una palla ormai persa per cederla al Kvara, il cui cross è oro per la testa di Osihmen.
Il centrocampo azzurro
ANGUISSA: 6 Al netto della serata di gala, non si riesce a dargli di più. Il camerunense è in evidente affanno, come peraltro aveva fatto notare già nella trasferta di San Siro contro l’Inter. Anche a Genova, contro la Samp, Spalletti fu costretto a richiamarlo anzitempo a neanche metà della ripresa. Deve ritrovare la miglior condizione, ma è sempre un giocatore di grande fosforo, pedina tatticamente intoccabile nello scacchiere di questo Napoli
LOBOTKA: 7 Dalle sue parti, la palla trova sempre il suo addomesticatore. Detta i tempi della manovra dei suoi. Metronomo instancabile e preciso
ZIELINSKI: 6.5 Nessun grande sussulto da registrare, ma la consueta maestria tecnica con cui smista il pallone, quella, sì. Impreziosisce la cifra tecnica del centrocampo azzurro, anche in serate, come questa, in cui non è tra i marcatori e non fornisce assist
L’attacco azzurro
POLITANO: 6.5 Sostituito dopo i primi 45 minuti, complice un problema al polpaccio che andrà poi meglio valutato, Matteo gioca la partita grintosa e tenace di sempre. Decisivo nell’occasione del goal dell’1-0, quando crossa al volo per Kvara a centro-area, il cui tiro al volo sarà, di fatto, assist per la testa di Osihmen. Dedizione, corsa e garra messi al servizio della squadra
OSIMHEN: 8 Allora, ricapitoliamo: goal dell’1-0 che ha l’enorme merito di sbloccare la gara, furto astutissimo a Bremer con conseguente assist lucido per il 2-0 di Kvara e goal del 4-1 che chiude definitivamente i giochi ed estromette la Juve dalla partita. Colpevole dei sensi di colpa di Bremer, che stasera contro Victor non ne ha azzeccata mezza manco per sbaglio, è ormai l’autentico trascinatore dei suoi. Gli incolpavano di non segnare alle big e intanto lui rifila 2 goal alla Vecchia Signora ( che in una serata sola ne prende 5 dopo averne presi 7 nelle precedenti 17 di campionato). E’ un attaccante ormai maturo per prendersi la scena a livello internazionale. Uno che, da ottimo prospetto, probabilmente sta per diventare top player o forse lo è già
KVARA: 8 La sua splendida conclusione al volo, su cross di Politano, diventa praticamente il più comodo degli assist per la testa di Osihmen che vale l’1-0. Poi, quando Victor scippa palla a Bremer e gli serve un assist al bacio, non trema davanti a Szczesny e lo punisce imparabilmente. Da lì in poi, potrebbe valere da solo il prezzo del biglietto. Il goal gli fa riacquistare fiducia e consapevolezza man mano sempre più evidenti. Inizia il secondo tempo facendo tunnel al primo pallone toccato e dà la sensazione di poter fare con la palla ciò che vuole ed in qualsiasi momento. L’assist per il 4-1 di Osihmen, poi, è tutto suo. Non c’è trucco e non c’è inganno, quando la traiettoria che disegna è pennellata esattamente sulla chioma del bomber nigeriano. Dopo Genova avevamo chiesto soltanto la cortesia di aspettarlo. Il campo ha parlato in modo talmente netto che commentarlo ancora sarebbe superfluo.
I subentrati
ELMAS: 7 dal primo minuto in campo al posto di Politano. Qualità assicurata, sostanza e fiducia, che si tramutano nel goal del 5-1 che mette il punto esclamativo al match. Non è più un rebus: il macedone è la vera arma segreta di Spalletti
OLIVEIRA: 6.5 entra dispensando calcio con calma olimpica e dimostrandosi assolutamente all’altezza della partita e di questo Napoli
RASPADORI: S.V.
NDOMBELE: S.V.
LOZANO: S.V.
SPALLETTI: 9 Fa tutte le scelte giuste sia per l’11 iniziale e sia in corso d’opera. In estate aveva predicato calma a tutti tifosi inviperiti per le cessioni eccellenti. Il buon Luciano però ci aveva visto lungo e dichiarò che questa squadra aveva tanta fame e tanti margini di miglioramenti guadagnandosi l’appellativo di aziendalista.
Tutti i tifosi, è vero, si ricordano i vari Mertens, Insigne, Kulibaly, Ospina, ecc… ci mancherebbe altro, ma questi calciatori che li hanno, per così dire sostituiti, hanno il merito di aver affievolito il loro ricordo.
Il merito è anche di un lavoro lungo e certosino di Mister Spalletti che oggi si gode questa vittoria in attesa di continuare a “stupire” con il suo Napoli.
I voti ai bianconeri dopo Napoli – Juventus:
SZCZESNY: 6
DANILO: 5
BREMER: 4
ALEX SANDRO: 5
CHIESA: 5
MC KENNIE: 5
LOCATELLI: 5
RABIOT: 5
KOSTIC: 5.5
DI MARIA: 7.5
MILIK: 4.5
KEAN : 6
MIRETTI: 6
SOULE: 6
PAREDES: 5.5
SAMUEL ILING JUNIOR: 5
ALLEGRI: 3
Il voto al direttore di gara di Napoli – Juventus
DOVERI: 6.5
A cura di Antonio Ingenito