Napoli, festa al Monaldi: trapianto di cuore riuscito sul 15enne di Scafati, oggi sarà dimesso
La sua storia ha commosso tantissime persone, tra cui il suo idolo, Gianluigi Buffon. Oggi è tempo di far festa: A. Carillo, 15enne di Scafati è il primo adolescente sottoposto a trapianto di cuore nel centro pediatrico del Monaldi dopo la sospensione degli interventi durata circa due anni.
Quella di Alessio è una storia straziante: “Ha avuto un ictus, il 27 luglio 2018“, racconta sua madre Stefania De Caro, ricordando il trasferimento d’urgenza a Napoli dal Ruggi d’Aragona. “A causa di una miocardite, il 23 agosto, gli hanno impiantato il berlin heart“, un organo artificiale, aspettando quello vero, indispensabile per restare in vita. Ma la sua storia passa anche da quella del “sacrificio” di un medico morto di meningite il cui cuore è tornato a battere nel giovane scafatese lo scorso 3 gennaio. Poi il periodo di riposo dopo la difficile operazione fino alle dimissioni.
E il suo ritorno a casa, alla normalità tanto ricercata, coincide con una mobilitazione straordinaria per riattivare a regime pieno il Centro Trapianti dell’Ospedale Monaldi, unico riferimento nel Sud e ufficialmente non ancora autorizzato a operare. Per l’operazione sul 15enne è stata infatti necessaria una deroga, un’autorizzazione speciale. In campo per chiedere l’attivazione della struttura – riferisce ilMattino – ci sono ora genitori, comitati e Federconsumatori.
Quella di Alessio è una storia straziante: “Ha avuto un ictus, il 27 luglio 2018“, racconta sua madre Stefania De Caro, ricordando il trasferimento d’urgenza a Napoli dal Ruggi d’Aragona. “A causa di una miocardite, il 23 agosto, gli hanno impiantato il berlin heart“, un organo artificiale, aspettando quello vero, indispensabile per restare in vita. Ma la sua storia passa anche da quella del “sacrificio” di un medico morto di meningite il cui cuore è tornato a battere nel giovane scafatese lo scorso 3 gennaio. Poi il periodo di riposo dopo la difficile operazione fino alle dimissioni.
E il suo ritorno a casa, alla normalità tanto ricercata, coincide con una mobilitazione straordinaria per riattivare a regime pieno il Centro Trapianti dell’Ospedale Monaldi, unico riferimento nel Sud e ufficialmente non ancora autorizzato a operare. Per l’operazione sul 15enne è stata infatti necessaria una deroga, un’autorizzazione speciale. In campo per chiedere l’attivazione della struttura – riferisce ilMattino – ci sono ora genitori, comitati e Federconsumatori.
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