Napoli, femminicidio alla vigilia della Festa delle Donne: 36enne massacrata di botte dal marito
Una serie di vergognosi episodi di cronaca che hanno visto protagoniste loro malgrado giovani donne della provincia di Napoli, proprio a ridosso della Festa a loro dedicata. Dopo l’omicidio di Norina Matuozzo e la violenza sessuale ai danni di una ragazza di Portici consumata all’interno della stazione di San Giorgio a Cremano, oggi si è purtroppo consumato l’ennesimo femminicidio: nel quartiere di Miano una madre di tre figli è stata uccisa dal marito a pugni e calci. Quest’ultimo avrebbe poi chiamato il 118 fingendo un incidente domestico.
“Giovedì 7 marzo, giornata di vigilia della Festa della Donna, è la data dei funerali di Norina Matuozzo, la compagna uccisa dal fiancheggiatore di Marco Di Lauro che ha poi rivelato il nascondiglio del boss. Nella stessa giornata, a Miano, una donna è stata uccisa di botte dal marito. La violenza di genere non si ferma e le donne continuano ad essere vittima della brutalità di alcuni uomini, come testimonia lo stupro di San Giorgio a Cremano”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Venerdì sarà una giornata di festa ma, per queste donne, le cose sono andate diversamente”.
“Nel caso di Norina la vittima è stata uccisa dal marito, un camorrista, che non accettava la fine della loro relazione. Lo Stato deve tutelare le donne che decidono di lasciare i delinquenti. Purtroppo nelle dinamiche perverse della camorra è difficilissimo troncare la relazione con un affiliato senza subire ritorsioni. Per questa ragione occorre un intervento sul piano legislativo che permetta alle donne di ricevere protezione quando decidono di separarsi da soggetti che risultano condannati per reati di mafia, togliendo loro i figli per evitare che crescano in ambienti deviati, finendo inevitabilmente per essere impiegati in attività criminali”, conclude Borrelli.
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