Napoli, dopo due mesi di lockdown aria più pulita: i sorprendenti dati dell’Arpac comparati con quelli registrati nell’aprile del 2019
Il lockdown per l’emergenza Covid-19 ha portato benefici all’aria delle metropoli come Napoli, facendo ridurre sensibilmente la concentrazione di inquinanti presenti nell’atmosfera.
Da uno studio Arpac si evince come, confrontando i dati di aprile 2020 con quelli di aprile 2019, lo smog nell’area di Napoli sia sensibilmente calato durante questa fase dell’emergenza sanitaria, dove la quasi totalità delle attività produttive è stata fermata. I valori della concertazione del biossido di azoto si sono dimezzati, passando dal valore 22, prima del coronavirus, ad 11; per le polveri sottili, ci sono stati sensibili miglioramenti nella concertazione di PM10 (da 35 a 18), mentre la concentrazione di PM2.5 è crollata (da 19 a 6).
A commentare i dati è stato il consigliere Regionale del sole che ride Francesco Emilio Borrelli, membro della commissione sanità:
“Possiamo affermare, perché è un dato di fatto, che lo stop alle attività umane e produttive ed umane ha portato evidenti benefici all’aria, al mare, ai fiumi e all’ambiente della nostra terra. Ma cosa accadrà quando tutto tornerà alla normalità? Se non verranno apportate modifiche radicali al nostro stile di vita e alle attività produttive, ovviamente, si ritornerà nelle stesse condizioni ambientali che vi erano prima del coronavirus, che man mano andranno a peggiorare, fino ad arrivare poi a livelli insostenibili per la salute umana e l’ecosistema. Per questo noi ci batteremo per evitare di tornare a livelli di inquinamento con progetti di sostenibilità ambientale e riduzione costante dell’inquinamento”
LE TABELLE COMPARATIVE APRILE 2020 – APRILE 2019:
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