Napoli-Bologna 3-2 rappresenta la decima vittoria consecutiva per gli azzurri in tutte le competizioni che consente agli uomini di Spalletti di mantenere la testa della classifica e di rintuzzare le vittorie di Atalanta e Milan.
ANALISI E CONSIDERAZIONI SULLA VITTORIA DEL NAPOLI AL “MARADONA” CONTRO IL BOLOGNA.
Ma quanta sofferenza per gli azzurri al di là delle tantissime occasioni create e sciupate. 30 tiri in porta non sono bastati agli azzurri per mettere in ghiaccio molto tempo prima una gara che ad un certo punto avrebbe potuto prendere anche una piega diversa grazie ad una papera di Meret su tiro di Barrow che a mezz’ora dalla fine aveva rimesso sui binari di parità il match.
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a diciamola tutta, un esito diverso dal 3-2 finale che sta comunque stretto agli azzurri, avrebbe rappresentato una vera e propria beffa per il Napoli che ha dovuto fare i conti con due traverse (Mario Rui e Zielinski), almeno 4 palle gol nitide sciupate banalmente quasi sempre su assist sontuosi di Kvaratskhelia (Politano, Raspadori, Lozano e Zielinski nel finale).
Napoli che quindi avrebbe meritato di chiudere molto tempo prima la pratica Bologna ma che addirittura nonostante la gran mole di gioco mostrata già nel primo tempo è andato incredibilmente sotto su una sbandata della difesa alla mezz’ora del primo tempo con il gol di Zirkzee e che ha trovato sia pure in modo fortunoso il pari con Juan Jesus su assist involontario di Medel.
Nella ripresa le forze fresche immesse da Spalletti (Lozano e Osimhen) mettono in ghiaccio il match, al netto della brutta papera di Meret che per poco non fa un’analoga frittata anche nel finale su una brutta uscita a vuoto, a conferma che quest’anno il Napoli, a differenza degli anni precedenti, può contare su una rosa molto più ampia che può sopportare anche assenze pesantissime del calibro di Rrahmani e di Anguissa senza che il gioco ne risenta più di tanto. Ed è proprio la profondità della rosa il valore aggiunto del Napoli di questa stagione.
Su tutti giganteggia in maniera monumentale come spesso accade il solito Kvicha Kvaratskhelia che fornisce almeno 4 assist ai compagni banalmente sprecati, propizia il gol di Lozano del 2-2 e sforna anche l’assist per il gol decisivo di Osimhen che rompe gli equilibri del match definitivamente. E scusate se è poco.
E ora, dopo una settimana tipo di allenamenti senza impegni infrasettimanali di Coppe, all’orizzonte c’è la Roma di Mourinho, avversario molto ostico sulla strada del sogno azzurro.
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