Sostenevano che custodisse armi clandestine e fosse coinvolto in attività di terrorismo internazionale
Volevano ottenere una promozione. Così tre carabinieri in servizio alla compagnia di Giugliano, a Napoli, hanno pensato bene di nascondere armi, documenti e piantine di marijuana per incastrarlo nell’abitazione di un giovane ghanese.
I tre sono stati arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli Nord. Avrebbero arrestato un extracomunitario accusandolo falsamente di custodire armi clandestine e ventilando addiritura l’ipotesi di un suo coinvolgimento in attività terroristiche.
I militari, due sottufficiali e un appuntato, sono stati già sospesi dall’Arma. Le accuse a loro carico sono di falso ideologico, calunnia, detenzione e porto illegale di armi clandestine. Secondo gli investigatori, il loro obiettivo nel mettere in piedi la falsa indagine era quello di ottenere un encomio. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza di Aversa (Caserta).
Secondo il procuratore aggiunto della Repubblica, Domenico Airoma: “Le articolate attività di indagine hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei destinatari della misura cautelare”.
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