Non trova pace il nosocomio di Fuorigrotta
Dopo gli ortopedici tocca alle ostetriche segnalare difficoltà nella copertura dei turni di lavoro. C’è un un nuovo allarme per l’ospedale San Paolo di Napoli. I camici bianchi che lavorano nel reparto di ostetricia denunciano la pesante situazione che s’è venuta a creare nell’ultimo semestre con l’uscita dal lavoro di tre ostetriche a causa di un pensionamento, un esonero permanente per malattia e un trasferimento.
Si è così passati dalle dieci unità operative da anni nel reparto di via Terracina a solo sette presenti attualmente in corsia. Un decremento di quasi un terzo della forza lavoro e “l’impossibilità – si legge nella missiva – di garantire la presenza di due ostetriche per turno, come previsto dalle raccomandazioni ministeriali in materia di sicurezza dei punti nascita”. Carichi di lavoro insostenibili peraltro destinati ad un ulteriore aggravio per la prossima uscita dal lavoro, per raggiunti limiti di età, di una ostetrica che lascerà il San Paolo alla fine del 2018. Le dirette interessate raccontano le loro difficoltà: “La fatica non ci spaventa, ciò che veramente ci preoccupa è il rischio professionale. E’ evidente che un reparto di ostetricia non possa reggersi su una sola ostetrica per turno: affrontiamo quotidianamente molte urgenze in contemporanea e svolgiamo numerose attività, dall’assistenza al travaglio fino ai controlli post operatori”.
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