Il (mini) Podio Gialloblù di Virtus Francavilla – Juve Stabia 0 – 0

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Negli ultimi 37 minuti di gioco, recuperati oggi, non si sblocca la gara tra Virtus Francavilla e Juve Stabia. 0 – 0 il punteggio, con più rammarichi per la squadra gialloblù

PODIO

Medaglia d’oro: allo straripante Simone Simeri. Nel basket si usa il termine “dominante” per descrivere un cestista in grado di fare la differenza in primis con la fisicità e poi con la precisione: nel caso della Juve Stabia ad essere dominante è il suo centravanti. Lo strapotere fisico del centravanti stabiese porta anche la difesa del Francavilla a soffrire gli scatti in profondità di Simeri, tra l’altro sempre puntuale nel lavoro di sponda per i centrocampisti. Condizione fisica scintillante.

Medaglia d’argento: a Filippo Berardi, estroso sull’out destro. Dopo essersi fatto apprezzare col Monopoli soprattutto per il gran lavoro nella sua metà campo, il giovane scuola Toro fa sfoggio di tecnica, dribbling e velocità non comuni, costringendo Albertini al fallo quasi sistematico. Qualità e quantità nel match di Berardi, che punta ad un finale di stagione da protagonista.

Medaglia di bronzo: a Giacomo Calò, autoritario a centrocampo. Ottima prova del 28 cresciuto nella Sampdoria, che quasi replica la traversa di Siracusa con gran destro dalla distanza che fa la barba al palo. Tanti palloni recuperati e rapidi tentativi di innescare Simeri per Calò, anch’egli in palpabile crescita come Berardi.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Kelvin Matute, che parte bene ma cala vistosamente alla distanza. Dopo una pregevole palla recuperata, con annessa conclusione pericolosa, il mediano stabiese esce progressivamente dalla gara, apparendo sulle gambe, forse anche a causa del tempo limitato che non gli consente nemmeno di prendere il ritmo. Nel finale, in modo un po’ goffo soffia un pallone su cui Mastalli è pronto al tiro, ciccando poi la conclusione da ottima posizione.

Medaglia d’argento: a Pietro Dentice, che non sfrutta la sua occasione. 38 minuti che potevano segnare una svolta importante nella stagione del terzino destro, alla luce delle condizioni non buone di Nava, però non giocati al meglio dal numero 3 stabiese. Non incisivo in fase di spinta, con freno a mano sempre tirato, e in apnea in difesa, con il Francavilla in più occasioni che arriva fino in fondo sulla fascia destra gialloblù.

Medaglia di bronzo: a Carlo Crialese, esclusivamente per l’imprecisione da palla inattiva. Da un mancino educato come quello del difensore romano ci si aspetterebbe cross (quasi) sempre precisi, invece i traversoni del 14 difettano spesso di precisione e forza. A parte questo aspetto, sufficiente la prova di Crialese.

Raffaele Izzo


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