Moavero: “Ci aspettiamo più collaborazione dall’Europa”
Le associazioni del Tavolo Asilo in una lettera aperta chiedono “con urgenza al Governo italiano di autorizzare lo sbarco delle 150 persone ancora a bordo della nave Diciotti”. Dall’Europa intanto è secca la risposta al governo italiano che con Luigi Di Maio ieri ha ipotizzato di non pagare la sua quota all’UE se non si trova una soluzione sugli sbarchi: “Le minacce in Europa non portano da nessuna parte. Il modo in cui l’Europa funziona è la cooperazione e non le minacce”.
E il senatore Faraone ha fatto sapere che a bordo della nave Diciotti, dove per qualche ora i migranti erano stati in sciopero della fame, la situazione è tornata alla normalità . “Dalle 15 riprendono le visite a bordo”: è quanto mi ha riferito al telefono il contrammiraglio Martinez.
E una denuncia nei confronti del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in cui si ipotizza il reato di istigazione all’odio razziale (legge Mancino), aggravata dalla posizione di responsabile di una pubblica funzione, è stata presentata da alcuni cittadini alla Procura della Repubblica di Treviso. Per i firmatari il reato si sarebbe consumato attraverso una serie di affermazioni pubbliche rese dal ministro (tra giugno e luglio) tra le quali citano: “per gli immigrati clandestini è finita la pacchia, preparatevi a fare le valigie, in maniera educata e tranquilla, ma se ne devono andare”.
Intanto il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ricorda che “per anni l’Italia ha salvato migliaia di vite umane” e “gli altri Stati europei lo hanno ampiamente riconosciuto, in più occasioni. Noi chiediamo che alle belle parole seguano fatti e atti concreti, di reale solidarietà. La nave Diciotti ha salvato quasi duecento persone. Ci saremmo aspettati un’effettiva e più rapida collaborazione degli altri Stati Ue per arrivare, il prima possibile, alla soluzione migliore”. “In questi ultimi tre mesi – aggiunge Moavero Milanesi – abbiamo sempre chiesto ad altri partner Ue di condividere l’accoglienza di chi è stato salvato in mare e ci siamo resi disponibili a fare altrettanto se un’analoga richiesta proveniva dai partner. Si è instaurata una positiva e innovativa prassi di aiuto reciproco”. Anche nel caso della nave Diciotti? “Nel caso della nave Diciotti abbiamo seguito la medesima linea, iniziando i consueti contatti bilaterali e domandando anche alla Commissione europea di coordinare l’azione; richiesta inedita che l’ha indotta, con senso di responsabilità ad attivarsi, in coerenza con lo spirito comunitario. Lo sforzo e i negoziati sono tuttora in atto e oggi si tiene a Bruxelles una riunione ad hoc straordinaria, convocata dalla Commissione per cercare di fare un passo in avanti”, afferma il ministro.
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